Vincenzo Nibali: Ingiusto punire la Astana

Tre casi di doping in poche settimane. La Commissione licenze allertata. La Astana rischia fortemente il suo posto nel World Tour 2015 per colpa delle positività dei fratelli Iglinsky e del giovane Davidenok. Del caso ha parlato molto apertamente Vincenzo Nibali, intervistato dall’Equipe dopo la presentazione del Tour de France di ieri. Un Nibali molto sereno nonostante la bufera che inevitabilmente si è riversata sulla sua squadra, complice anche il passato di Vinokourov: “Non credo che la Astana perderà la licenza World Tour” ha dichiarato Nibali.

Il vincitore del Tour de France cerca però di smarcarsi da Vinokourov, con il quale non sembra essere mai nato un grande rapporto: “La Astana soffre del suo passato, io non posso evitarlo. Vinokourov non era il manager della squadra quando sono stato ingaggiato, così come quando sono stati presi Fuglsang e Aru, per cambiare l’immagine ed avere credibilità. Tutto è cambiato, abbiamo il passaporto biologico, siamo membri del Movimento per un ciclismo credibile, abbiamo dei controlli interni, più di questo cosa possiamo fare? L’Uci lo capirà e non annullerà la licenza, altrimenti pagheremmo tutti per gli errori di due corridori”

Tra questi corridori c’è però uno dei suoi gregari del vittorioso Tour de France, Maxim Iglinsky: “Maxim mi ha privato di una Liegi nel 2012. Al Tour ha fatto il suo lavoro, mi ha aiutato a Planche de Belle Fille, non lo nego, ma fuori della corsa non c’è nessuna amicizia tra di noi”.

Vincenzo Nibali
Vincenzo Nibali

Si parla poi del futuro e di una proposta da sogno: per L’Equipe la Astana ha offerto 15 milioni di euro a Nibali per prolungare il suo contratto in scadenza nel 2016 e portarlo fino al 2020, in pratica un contratto a vita visto che alla scadenza Vincenzo avrebbe 36 anni. “Gli sponsor mi considerano un simbolo per la squadra, in novembre saranno in Italia per parlare del futuro, è il momento per farlo” conferma Nibali pur non parlando ovviamente di cifre.

Non manca qualche stoccata agli avversari. Si ripensa al Tour, alle cadute, e Nibali assesta una bella frecciata a Froome: “Senza la caduta avrebbe perso anche più tempo di Contador sul pavè. Contador è il mio vero rivale, ha più esperienza e classe. E’ capace di vincere anche senza squadra. Froome senza la Sky non avrebbe fatto niente”.

E infine la domanda più classica della pausa invernale: Giro e Tour, oppure solo uno dei due? “Vedendo le difficoltà del Tour sarebbe un rischio fare anche il Giro. Troveremo un accordo con Aru, non c’è nessun problema con lui”.