Richie Porte, fortissimo anche in Trentino

All’interno classifiche e interviste – Anche le grandi montagne del Giro del Trentino hanno confermato lo stato di grazia di Richie Porte. Il corridore australiano del Team Sky ha vinto la tappa più dura, quella che prevedeva la scalata al Passo Santa Barbara/Monte Velo e l’arrivo in salita di Brentonico. 

La corsa è partita con una fuga di sei uomini, Hansen (Cannondale), Sterbini (Bardiani), Tedeschi (Southeast), Evtushenko (Rusvelo), Quaade (Cult Energy), Postlberger (Tirol). La Sky ha guidato a lungo il gruppo, finchè la fuga, con ormai il solo Postlberger, è stata riassorbita definitivamente Sul Monte Velo. Il gruppo si è ridotto ad una ventina di unità sulle dure rampe del Monte Velo, con quasi tutti gli uomini più attesi ma non la maglia di leader Benedetti (Bora), e Franco Pellizotti (Androni).

Maglia di leader per Richie Porte
Maglia di leader per Richie Porte

La Sky ha tenuto in mano la corsa anche sulla più facile salita, finale, dimostrando tutta la sua qualità in questa stagione di grande rilancio per gli uomini in nero. Siutsou ha fatto un lavoro enorme, tirando per decine e decine di km da solo, poi è bastata un’acceleratina di Lopez per dare il là all’assolo di Richie Porte. Ad un paio di km dall’arrivo Porte ha piazzato il suo colpo disperdendo il gruppetto dei migliori. Landa (Astana) si è scrollato di dosso tutti gli altri, ma Porte è stato irresistibile, senza cali e incertezze come in tutte le altre uscite di questa prima parte di stagione. Il leader della Sky è andato a vincere tutto solo sul traguardo di Brentonico, con Landa a 16” e Cunego (Nippo) a guidare il gruppetto dei battuti insieme a Konig, altro Sky in grande condizione, Torres e Zardini. Abbastanza deludente Pozzovivo, arrivato a più di un minuto. Per Porte una grande dimostrazione di forza, anche se dopo tre mesi corsi a tutta ci sarà da capire se sarà in grado di mantenere questo ruolino di marcia fino alla fine del Giro d’Italia o se rischia di aver forzato troppo i tempi.

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Ordine d’arrivo 2° tappa (Dro-Brentonico, km 165,6): 1. Richie Porte (Team Sky, AUS), 4h36’37”, media kmh 35,920, abb. 10”; 2. Mikel Landa Meana (Astana, ESP), a 16”, abb. 6”; 3. Damiano Cunego (Nippo-Fantini, ITA), a 32”, abb. 4”; 4. Leopold Konig (Team Sky, CZE) st; 5. Rodolfo Torres Agudelo (Colombia Coldeportes, COL) st; 6. Edoardo Zardini (ITA) st; 7. Dario Cataldo (ITA) a 43”; 8. Stefano Pirazzi (ITA) st; 9. Louis Meintjes (RSA) st; 10. Jose Pimenta (POR) a 49”.

Classifica generale: 1. Richie Porte (Team Sky, AUS), 4h50’32”; 2. Mikel Landa Meana (Astana, ESP), a 24”; 3. Leopold Konig (Team Sky, CZE) a 42”; 4. . Dario Cataldo (Astana, ITA) a 57”; 5. Jose Pimenta (Bora Argon 18, POR) a 59”; 6. Damiano Cunego (ITA), a 1’09”, 7. Louis Meintjes (RSA) a 1’17”; 8. Edoardo Zardini (ITA) a 1’18”; 9. David Lopez Garcia (ESP) a 1’23”; 10. Stefano Pirazzi (ITA) a 1’29”.

LE INTERVISTE

Richie Porte: “Sarà ancora dura, specialmente Landa sarà molto pericoloso, anche se oggi il più forte è stato il mio compagno di squadra Siutsou. Io sto bene, ho un’ottima condizione, questa vittoria mi dà ulteriore morale: so che al Giro sarà un’altra storia, ma quest’anno ho già battuto sia Contador che Uran. Sono migliorato, forse perché faccio più attenzione all’alimentazione: meglio una vittoria in più di una birra in più”

Damiano Cunego: “Un terzo posto che ci dice che siamo sulla strada giusta, ma anche che è solo l’inizio e non bisogna sedersi ma lavorare sodo. La tappa di oggi era dura e gli avversari sono importanti, molti di loro li ritroveremo al Giro d’Italia a cominciare dal vincitore di tappa Richie Porte a cui faccio i miei complimenti. Felice? Diciamo motivato, io esulterò quando vincerò, oggi è stato importante essere con i migliori e domani ci aspetta un’altra tappa dura”.

Rodolfo Torres: “Credo nella possibilità di salire ancora, visto che domani c’è un’altra tappa impegnativa, e anche oggi ho avuto la prova che le gambe girano bene. Abbiamo affrontato due belle salite che hanno messo n fila i favoriti, e sono riuscito anche a indossare questa maglia di miglior scalatore, che soprattutto in Colombia ha sempre un valore e un peso particolare. Ho sentito la fiducia della squadra, che ha svolto un buon lavoro nel supportarmi, e sulla quale conto anche nella tappa di domani. Probabilmente non sarà facile difendere la maglia e curare la classifica generale, visto che i primi GPM domani sono lontani dal traguardo, ma valuteremo gli obiettivi con la squadra, e daremo il massimo per raggiungerli”.