Niki Terpstra alla Paris Roubaix 2014

Non ha deluso le aspettative la regina delle classiche. E’ stata una Paris Roubaix intensa, equilibrata e emozionante. A deciderla uno scatto di Niki Terpstra a 6 km dall’arrivo, a monetizzare la superiorità numerica della Omega Pharma Quickstep costruita anche grazie ad una prova monumentale di Tom Boonen. John Degenkolb ha battuto allo sprint Cancellara per la seconda posizione, con Vanmarcke fuori dal podio dopo essere apparso fortissimo sul pavè.

Polvere e vento sono state il segno distintivo di questa Paris Roubaix iniziata con una fuga di David Boucher (FDJ.fr), Kenny de Haes (Lotto), Michael Kolar (Tinkoff), Benoît Jarrier e Clément Koretzky (Bretagne), Tim de Troyer (Wanty), Andreas Schillinger (Netapp Endura), John Murphy (UnitedHealthcare).

Lo straordinario spettacolo della Paris Roubaix
Lo straordinario spettacolo della Paris Roubaix

Il gruppetto ha guadagnato una decina di minuti, mentre Trek, Omega e Belkin si dividevano le prime posizioni del gruppo. La corsa vera è cominciata con la leggendaria Foresta di Arenberg. La fuga ha iniziato a spezzettarsi, tra forature e cedimenti, e dietro la lotta per le posizioni si è fatta sempre più intensa con anche gli Sky molto attivi. Ma la Foresta è passata senza colpi di scena, se non una foratura e una caduta di Kristoff, già così tagliato fuori. La Roubaix però si è lanciata. Poco dopo Roulston ha innescato una caduta in cui è rimasto coinvolto anche il suo leader Cancellara, costretto ad inseguire per qualche km. La Omega non ha certo fatto favori ed ha preso subito in mano la situazione proponendo una corsa aggressiva. Sagan ha faticato dopo aver dovuto cambiare bicicletta per un guaio meccanico, con relativo inseguimento, ma grazie alla squadra è rimasto a galla.

La svolta della corsa è arrivata a 64 km dall’arrivo, quando Tom Boonen ha preso di petto un ennesimo tratto di pavè e con un attacco spettacolare è rientrato prima su un gruppetto di contrattaccanti appena partito e poi sugli ultimi protagonisti della fuga della prima ora. Con lui anche Geraint Thomas e Thor Hushovd. Un Boonen volitivo come non mai, ad imprecare contro i compagni di fuga per chiamarli ad un maggiore impegno e a volare sui tratti di pavè.

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La Trek di Cancellara ha fatto il possibile per gestire una situazione difficile, con il distacco che è andato a sfiorare il minuto e i pochi e stanchi uomini rimasti al fianco di Cancellara. Vanmarcke allora ha attaccato ad una quarantina di km dall’arrivo riportando la situazione sotto controllo, ma sull’asfalto non ha trovato grande collaborazione.

https://www.youtube.com/watch?v=gHAjnM7CugY

Così Sagan, un po’ in difficoltà sul pavè, ne ha approfittato per avvantaggiarsi insieme a Wynants e riportarsi davanti dopo un altro lungo inseguimento. Ma anche i resti del gruppo, sempre più ridotto e stanco dopo la lunga battaglia, hanno reagito riportandosi ad una manciata di secondi. Sagan così ha preso di nuovo l’occasione per andarsene da solo al comando ed imboccare gli ultimi tratti di pavè davanti, mentre il gruppo scosso da Vanmarcke si riportava su Boonen e compagnia all’imbocco del Campins en Pevele. L’ennesimo forcing di Vanmarcke al Carrefour de l’Arbre, il tratto più duro, ha trovato la reazione di Cancellara, ma anche di Stybar e sorprendentemente di Degenkolb. Sagan è stato ripreso e staccato, ma all’uscita del pavè ha avuto ancora modo di riaccodarsi. E dietro si sono riorganizzati altri cinque uomini, Boonen, Terpstra, Langeveld, Thomas e un incredibile Bradley Wiggins.

Trionfo per Niki Terpstra
Trionfo per Niki Terpstra

Qualche incertezza davanti e il gruppetto di Boonen è riuscito a rientrare con ormai tutto il pavè più difficile alle spalle. Sono stati così in 11 ad approcciare gli ultimi 10 km verso il velodromo e la gloria di questa vibrante edizione della Paris Roubaix. La superiorità della Omega, al contrario del Fiandre, stavolta ha fatto la differenza. A 6 km dall’arrivo Terpstra ha attaccato deciso, gli altri non hanno pi trovato energie e motivazioni per reagire e l’olandese ha guadagnato una ventina di secondi decisivi. Una vittoria di squadra, diremmo, più che del corridore, ma pieno merito a Niki Terpstra che ha dimostrato negli ultimi anni di saper correre sempre da protagonista sul pavè.

Degenkolb ha poi completato la sua grande Roubaix battendo il gruppetto per la seconda piazza, davanti a Cancellara che ancora una volta non scende dal podio. A Vanmarcke resta un poco soddisfacente quarto posto, dopo aver dato la sensazione di essere il più forte sul pavè. Ma questa edizione della Paris Roubaix così veloce ed equilibrata non ha giocato a suo favore.

Niki Terpstra sul podio
Niki Terpstra sul podio

Cancellara è andato forte, ma non maniera mostruosa come in altre edizioni e l’assenza di Devolder ha indebolito in maniera importante le strategie della sua Trek, senza dimenticare la caduta innescata da Roulston. Da applausi la Roubaix di Boonen, ancor più che in alcune edizioni da lui vinte: da solo ha scompigliato la corsa per 50 km, dato spettacolo e creato le condizioni per la vittoria della squadra. Qualche parola anche su Sagan e Wiggins. Lo slovacco ha lottato prendendosi anche qualche rischio, ma per poter vincere questa corsa dovrà migliorare molto sul pavè dove non ha certo la leggerezza e la fluidità di un Boonen o di un Cancellara. E Wiggins ha risposto con una prestazione sorprendente a chi, come noi, credeva fosse alla Roubaix solo per partecipare.

1 Niki Terpstra (Ned) Omega Pharma Quick Step 6:09:01

2 John Degenkolb (Ger) Team Giant-Shimano 0:00:20
3 Fabian Cancellara (Swi) Trek Factory Racing
4 Sep Vanmarcke (Bel) Belkin Pro Cycling
5 Zdenek Stybar (Cze) Omega Pharma Quick Step
6 Peter Sagan (Svk) Cannondale
7 Geraint Thomas (GBr) Team Sky
8 Sebastian Langeveld (Ned) Garmin Sharp
9 Bradley Wiggins (GBr) Team Sky
10 Tom Boonen (Bel) Omega Pharma Quick Step.