Daniel Martin al Giro di Lombardia 2014

All’interno classifica e interviste – Seconda classica monumento per Daniel Martin dopo la Liegi dello scorso anno. L’irlandese della Garmin si è preso il Giro di Lombardia 2014 con un attacco di grande tempismo negli ultimi 600 metri, con cui ha sorpreso Valverde e gli altri big selezionati dalla salitella finale verso Bergamo Alta. Come previsto il nuovo percorso non ha fatto grande selezione: la corsa è stata molto veloce e con i campioni che sono usciti allo scoperto solo negli ultimi 4 km.

La corsa è stata tutta riservata ad attaccanti e seconde linee fino al finale di Bergamo, con le salite troppo veloci e troppi tratti intermedi negli ultimi 50 km per poter fare vero spettacolo.

L’avvio è stato veloce con una folta fuga che si è poi ridotta ai soli Fedi (Neri), Rubiano (Colombia), Polanc (Lampre), Roy (FDJ) e Paulinho (Tinkoff) che sono rimasti davanti sul passo Ganda, la salita più dura dove però la corsa non si è mossa. Dal gruppo solo Txurruka (Caja Rural) è uscito, e nel tratto successivo un drappello con Hermans (BMC), Weening (Orica) e Mollema (Belkin) è andato a riagganciarsi allo spagnolo.

Hermans e Weening all'attacco
Hermans e Weening all’attacco

Ma il gruppo ha recuperato velocemente, e nonostante Hermans e Weening si siano portati al comando raggiunti anche da Konig dopo il facile Berbenno, il tratto finale è stato tutto appannaggio del plotone. All’imbocco dello strappo di Bergamo Alta il gruppo si è ricompattato con una cinquantina di corridori, tutti i favoriti tranne Kwiatkowski (Omega) fermato dai crampi. Wellens (Lotto) è partito all’assalto, ma sul tratto in pavè Aru (AStana) e poi Gilbert (BMC) hanno dato il via alla rincorsa. Allo scollinamento si sono ricompattati una decina di corridori, con anche Rui Costa (Lampre), Valverde (Movistar) e Rodriguez (Katusha), ma non Contador. Samuel Sanchez ha provato a sorprendere tutti in discesa, ma senza riuscirci e partendo dal fondo del gruppetto Daniel Martin (Garmin), fin lì ben nascosto, ha colto l’attimo ai 600 metri. Valverde, in testa, si è disinteressato, perdendo un’altra bella occasione, ma vincendo comunque la volata per il secondo posto davanti a Rui Costa.

Per Valverde comunque i punti necessari per diventare il numero uno del World Tour, probabilmente in maniera definitiva visto che Contador non ha segnato punti restando staccato dal primo gruppo nella salita verso Bergamo Alta e cadendo poi all’ultima curva insieme ad altri corridori.

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LE INTERVISTE

Daniel Martin: “Volevo attaccare in salita ma non c’è stata l’occasione. In gruppo c’erano alcuni corridori più veloci di me, così ho cercato di anticipare. MI sono messo a ruota di Gilbert e sono partito. Lombardia e Liegi sono le mie corse preferite. Il Lombardia è una bella corsa, è una classica per scalatori. A me piacciono le classiche più che i grandi giri, perchè non sono un attendista, qui bisogna prendersi dei rischi. Questo è stato un anno sfortunato, ma nella mia carriera ho avuto anche tanta fortuna. Cerco sempre di rimanere positivo e lavorare duro”

Alejandro Valverde: “Sono un po’ deluso, avevo le gambe per vincere, ma quando ha attaccato Martin tutti guardavano me. Hanno lasciato a me tutta la responsabilità, ma non potevo controllare tutto. Comunque la squadra ha lavorato bene e sono tornato in testa al World Tour. Non sono stati giorni facili, è nata mia figlia Natalia e sono potuto arrivare in Italia solo sabato sera. Ma è valsa la pena di questo sforzo, il Lombardia è una bella corsa e ci saranno altre occasioni per cercare di vincerla”

Alberto Contador: “Sulla salita sono rimasto nel secondo gruppo. Stavamo inseguendo, ma nell’ultima curva qualcuno è caduto davanti a me. Non ho avuto il tempo di reagire e poi altri corridori mi sono venuti addosso. Ho una piccola lesione al ginocchio sinistro, lo stesso infortunato al Tour, ma non dovrebbe essere grave”

Michal Kwiatkowski: “Stavo molto bene e mi sentivo rilassato, ho fatto lavorare la squadra. Ma a 12 km dall’arrivo ho avuto un crampo alla gamba destra e non riuscivo più a pedalare. Dopo sei ore e mezzo in bici può succedere. Avere la maglia iridata è una sensazione incredibile, sotto il bus della squadra la gente urlava il mio nome, è una cosa nuova per me”

1 Daniel Martin (Irl) Garmin Sharp 6:25:33
2 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team 0:00:01
3 Rui Alberto Faria Da Costa (Por) Lampre-Merida
4 Tim Wellens (Bel) Lotto Belisol
5 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team
6 Michael Albasini (Swi) Orica Greenedge
7 Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team
8 Joaquin Rodriguez Oliver (Spa) Team Katusha
9 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team
10 Rinaldo Nocentini (Ita) AG2R La Mondiale 0:00:14
11 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
12 Jelle Vanendert (Bel) Lotto Belisol 0:00:18
13 Alexandr Kolobnev (Rus) Team Katusha 0:00:20
14 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 0:00:25
15 Alessandro De Marchi (Ita) Cannondale
16 Davide Villella (Ita) Cannondale
17 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team
18 Tiago Machado (Por) Team NetApp – Endura
19 Mauro Finetto (Ita) Yellow Fluo
20 Ivan Santaromita (Ita) Orica Greenedge
21 André Cardoso (Por) Garmin Sharp
22 Riccardo Zoidl (Aut) Trek Factory Racing 0:00:30
23 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo 0:00:31
24 Frank Schleck (Lux) Trek Factory Racing 0:00:42
25 Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team 0:00:46
26 Chris Anker Sörensen (Den) Tinkoff-Saxo
27 Lars Petter Nordhaug (Nor) Belkin Pro Cycling Team
28 Romain Sicard (Fra) Team Europcar
29 Sébastien Reichenbach (Swi) IAM Cycling
30 Angel Madrazo Ruiz (Spa) Caja Rural – Seguros RGA
31 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team 0:00:54
32 Edoardo Zardini (Ita) Bardiani-CSF
33 Ryder Hesjedal (Can) Garmin Sharp 0:00:58
34 Alberto Contador Velasco (Spa) Tinkoff-Saxo
35 Pieter Serry (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:01:05
36 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Shimano 0:01:16
37 Janez Brajkovic (Slo) Astana Pro Team 0:01:21
38 Diego Rosa (Ita) Androni Giocattoli 0:01:27
39 Ben Hermans (Bel) BMC Racing Team 0:01:34
40 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida.