Fabio Aru colpisce anche alla Vuelta

All’interno video, classifiche e 7 interviste – Nel giorno del ritiro di Nairo Quintana è Fabio Aru a lasciare il segno sulla salita di Aralar, arrivo inedito della Vuelta Espana. Il talento sardo della Astana è stato l’unico ad infiammare davvero la salita finale con uno scatto bruciante all’ultimo km che l’ha fatto volare verso il successo. I big sono arrivati in un fazzoletto, ma Valverde ha limato qualche secondo a Contador con l’abbuono della seconda piazza.

La tappa è stata velocissima, con un avvio combattuto e tanti tentativi di fuga. Ma la prima notizia è stata la caduta e il ritiro di Nairo Quintana. Il colombiano, finito a terra anche ieri nella crono, è caduto nuovamente dopo una ventina di km ed ha dovuto abbandonare con una scapola fratturata. L’ennesimo colpo di scena dovuto a cadute in questa stagione di grandi giri davvero sfortunata.

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Dopo una lunga battaglia per portare via la fuga, che ha visto anche Valverde e Contador contendersi un traguardo volante con la vittoria del murciano, sono finalmente riusciti ad evadere Favilli (Lampre), Le Bon (FDJ), Ligthart (Lotto Belisol) e Kiryienka (Sky). Il bielorusso poi se ne è andato da solo, ma come tutta la Sky non è sembrato quello dei giorni migliori, quello che può portare a termine anche fughe improbabili. La Katusha ha tenuto alto il ritmo, la lotta per prendere davanti i 10 km di salita finale è stata furente e Kiryienka è stato presto raggiunto.

Barguil e Gesink all'attacco
Barguil e Gesink all’attacco

Contador (Tinkoff) è rimasto ben presto senza compagni di squadra. La Sky ha cominciato a scandire il passo, ma stranamente Froome ha cominciato a faticare in fondo al gruppo mentre i compagni si impegnavano a tirare. Barguil (Giant) è stato il primo a scattare, ma la sua azione non è durata. Molto meglio è andato Gesink (Belkin) che è passato al comando a 5 km dall’arrivo guadagnando una ventina di secondi sul gruppetto dei migliori, dove la Movistar ha provato ad alzare il ritmo. Daniel Martin (Garmin) ha cominciato i suoi scatti ma senza riuscire ad andare lontano, e Froome è riuscito a superare il momento difficile tornando a contatto con i migliori. Contador ha saggiato gli avversari nel pezzo più duro della salita ma senza fare la differenza.

Così ormai in prossimità dell’ultimo km si sono ritrovati tutti i migliori ancora assieme, con Gesink ormai raggiunto e staccato. Ed è stato Fabio Aru (Astana), dopo una salita di conserva, a piazzare lo scatto giusto. Uno solo ma veramente efficace, come fanno i campioni. Gli altri non sono stati reattivi, un po’ di controllo reciproco e la tappa ha preso la direzione di Aru. Valverde ha agguantato l’abbuono per il secondo posto davanti ad un Rodriguez sempre passivo, Contador e Froome. Leggermente staccato Uran (Omega) che comunque si è salvato, insieme ad un Sanchez (BMC) che nelle ultime tappe sta riprendendo a pedalare bene.

https://www.youtube.com/watch?v=In4O_is8TRk

Contador, il Pistolero sul podio
Contador, il Pistolero sul podio

La salita non ha fatto grande selezione, è stata una scalata molto tattica, condizionata anche dalla poca consistenza in montagna della Tinkoff di Contador. UN Contador che comunque, nonostante le difficoltà della squadra, è apparso in controllo, con Rodriguez e Valverde che non hanno mai punto e un Froome che si è salvato faticosamente. Uran è salito molto meglio rispetto alle prime tappe, con la sua solita strategia di correre nell’ombra per mantenere regolarità e costruirsi giorno dopo giorno il podio. Quanto ad Aru questa è una splendida conferma: il talento lo si conosceva, ma evidenziarlo anche nel secondo grande giro della stagione, a soli 24 anni e contro questi campioni denota la classe del campione vero.

LE INTERVISTE

Fabio Aru: “Sono rimasto con i migliori e ci ho provato a un chilometro e mezzo. E’ andata. Ho preparato bene questa seconda parte di stagione, ma è una sorpresa, non ci speravo. Continuo pensando giorno per giorno, mancano molte tappe dure, è la prima volta che affronto due grandi giri nella stessa stagione, vedremo come andrò con il passare dei giorni”

Alejandro Valverde: “Quintana è caduto vicino a me, eravamo intorno alla quarantesima posizione. Sono caduti dei corridori davanti, io li ho evitati, Nairo no. Gli mando un grande incoraggiamento. La salita è stata dura, per il tipo di asfalto, ma anche perchè è stata presa molto forte all’inizio. Aru ha meritato la vittoria, ha fatto una grande scalata. Ho preso l’abbuono per il secondo posto e dopo una giornata di montagna è una buona cosa essere un po’ più vicino a Contador anzichè più lontano. Dovrò guidare la squadra ancora una volta. Sono stato il leader molte volte e lo sarò una volta di più. Non è una bella situazione, ma dobbiamo prendere le cose come vengono. Avere Nairo sarebbe stato meglio, ora dovrò lottare da solo”

Joaquim Rodriguez: “Pensavo che la salita finale fosse più dura. Comunque sono soddisfatto, ho preso anche un abbuono. Le sensazioni sono buone. Quando è partito Aru ho provato a stare con lui, ma onestamente lui è un corridore molto esplosivo ed è partito troppo forte per me”

Rigoberto Uran: “E’ stato un inizio velocissimo nei primi 50 km. C’è stata una brutta caduta che ha coinvolto anche Quintana. MI spiace per lui, spero non sia niente di grave, spero di rivederlo in corsa al più presto. In salita stavo bene, tra i tre arrivi in salita che abbiamo fatto è stato quello in cui sono stato meglio. Ho recuperato bene dallo sforzo della crono. Domani sulla carta è una tappa in cui possiamo recuperare un po’, ma non si sa mai”

Matxin Fernandez, Ds Lampre: “Oggi ad esser sincero devo dire che Winner Anacona non è stato super, non è assolutamente andato male però se pensiamo al livello di atleti che proponeva il finale oggi. La salita non era proprio una delle sue preferite, affrontata con continui cambi di ritmo poi, ha messo un po in croce il nostro uomo di punta. Il ritardo dal vincitore non è assolutamente troppo se vediamo bene, peccato aver perso 4 posti nella classifica generale. Oggi ha migliorato un pochino Niemiec che ha preso del suo passo la salita, recuperando nel finale un po di terreno. Devo dire bravi anche a Cunego, Serpa , Pozzato e Favilli comunque, per aver cercato ad inizio gara la fuga con tutti i mezzi. Vedere una squadra combattiva fa sempre piacere ed oggi ancora una volta lo siamo stati”

Alberto Contador: “La situazione è molto livellata. Io ho controllato i corridori più pericolosi in classifica. Ha vinto il più forte. Era una salita strana, senza continuità, con delle rampe. E’ un peccato per la corsa e per lo spettacolo il ritiro di Quintana, come è successo a me e a Froome al Tour o a Purito al Giro. Gli auguro un pronto recupero, l’anno prossimo tornerà più forte di prima. E’ stato un anno strano, con cadute dei corridori favoriti sia al Giro, al Tour e alla Vuelta. Ma questo è lo sport e bisogna approfittare di quando si sta bene”

Jesus Hernandez: “Era il primo giorno in cui dovevamo difendere la maglia roja di Contador. La partenza è stato molto nervosa, tutti volevano andare in fuga. La squadra ha lavorato bene con Bennati, Tosatto e Michael. Poi abbiamo visto l’incidente di Quintana. La Katusha ha fatot un ritmo veloce, volevano vincere la tappa. Noi ci siamo limitati a seguirli. Non vedo l’ora di arrivare alle tappe più dure, soprattutto nell’ultima settimana. Io, Zaugg e Sorensen siamo pronti, penso che andremo sempre meglio nelle prossime tappe”

1 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 3:41:03
2 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team 0:00:06
3 Joaquin Rodriguez Oliver (Spa) Team Katusha
4 Alberto Contador Velasco (Spa) Tinkoff-Saxo
5 Christopher Froome (GBr) Team Sky
6 Rigoberto Uran Uran (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:13
7 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team 0:00:15
8 Daniel Martin (Irl) Garmin Sharp
9 Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:00:16
10 Robert Gesink (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:00:21
11 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha 0:00:25
12 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Shimano 0:00:49
13 Damiano Caruso (Ita) Cannondale 0:00:56
14 Winner Anacona Gomez (Col) Lampre-Merida 0:01:14
15 Sergio Pardilla Bellon (Spa) MTN – Qhubeka
16 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:01:35
17 Gorka Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team 0:01:46
18 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida 0:02:07
19 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team
20 Jhoan Esteban Chaves Rubio (Col) Orica Greenedge 0:02:11
21 Christophe Le Mevel (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:02:16
22 Romain Sicard (Fra) Team Europcar 0:02:22
23 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol 0:02:40
24 Pieter Serry (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
25 André Cardoso (Por) Garmin Sharp
26 Jesus Hernandez Blazquez (Spa) Tinkoff-Saxo 0:02:45
27 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team
28 Giampaolo Caruso (Ita) Team Katusha 0:02:49
29 Dominik Nerz (Ger) BMC Racing Team 0:02:50
30 Louis Meintjes (RSA) MTN – Qhubeka 0:03:02

Classifica generale
1 Alberto Contador Velasco (Spa) Tinkoff-Saxo 40:26:56
2 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team 0:00:20
3 Rigoberto Uran Uran (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:01:08
4 Christopher Froome (GBr) Team Sky 0:01:20
5 Joaquin Rodriguez Oliver (Spa) Team Katusha 0:01:35
6 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team 0:01:52
7 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:02:13
8 Winner Anacona Gomez (Col) Lampre-Merida 0:02:22
9 Robert Gesink (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:02:55
10 Damiano Caruso (Ita) Cannondale 0:03:51
11 Daniel Martin (Irl) Garmin Sharp 0:03:59
12 Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:04:26
13 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Shimano 0:04:56
14 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:05:00
15 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha 0:06:10
16 Mikel Nieve Ituralde (Spa) Team Sky 0:07:19
17 Jhoan Esteban Chaves Rubio (Col) Orica Greenedge 0:08:44
18 Sergio Pardilla Bellon (Spa) MTN – Qhubeka 0:08:47
19 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol 0:09:15
20 Pieter Serry (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:10:19.