Tour de Romandie 2014, i video

4 maggio – 5° tappa – Non c’è stata partita tra Froome e Spilak, separati da un solo secondo prima della crono conclusiva. Troppo forte Chris Froome, capace di vincere anche la tappa davanti a Tony Martin. Il percorso prevedeva una salita verso metà dei 18 km in programma e questo certo ha favorito corridori completi piuttosto che specialisti assoluti. Chris Froome ha risolto la pratica per la classifica generale già all’intermedio passando con ben 25” di vantaggio su Spilak. Sul traguardo Froome è andato a vincere la tappa con 1” su Tony Martin e 8” su Sergent. Buona la prova di Uran, al termine di un Romandie che fin qui non gli aveva dato riscontri positivi. Il colombiano ha chiuso 4° a 15”. Spilak ha pagato 29” alla fine, così così Nibali che ne ha persi 43”.

La classifica finale vede Froome vincitore con 28” su Spilak e 1’32” su Rui Costa, stesso podio dello scorso anno. Seguono Frank, Nibali e Intxausti. Certamente è stata una settimana incoraggiante per Froome dopo un periodo difficile. Per Nibali invece segnali contrastanti: è andato meglio rispetto alle prime uscite stagionali, ma per poter contrastare Froome e Contador al Tour servirà ben altro.

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3 maggio – 4° tappa – Va la fuga nella quarta ed ultima tappa in linea del Tour de Romandie che premia un’incredibile tripletta di Michael Albasini. Nonostante una corsa tutta in circuito senza grandi salite sono stati tre attaccanti di razza a giocarsi il successo di tappa, con Albasini che ha battuto facilmente Voeckler e Bakelants. La corsa si è decisa con una fuga da lontano in cui si erano inseriti anche Marino e Vuillermoz, poi persi per strada nel finale. Il gruppo non ha inseguito con la grinta e l’organizzazione necessaria e così Albasini, Voeckler e Bakelants sono andati a giocarsi il successo allo sprint. Lo svizzero non ha avuto grandi difficoltà ad avere la meglio, e del resto era facile prevederlo dopo le due vittoria in volate ben più folte delle passate tappe. Una tripletta davvero straordinaria quella del corridore della Orica. La volata del gruppo per il quarto posto è andata ad Appollonio. Per la classifica sarà decisiva la crono di domani, con Spilak che guida con 1” su Froome. Rui Costa è 3° a 1’02”, poi Nibali, Frank, Intxausti, Fuglsang racchiusi in 12”. Ci sarà quindi una corsa per la vittoria e una per la terza piazza sul podio.

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2 maggio – 3° tappa – Non ha deluso le attese il tappone di montagna del Tour de Romandie, anzi. Simon Spilak si è aggiudicato la tappa battendo in uno sprint a due Chris Froome, con cui si era avvantaggiato sull’ultima salita di giornata. In una giornata difficile, segnata dalla pioggia e dal freddo, Vincenzo Nibali ha acceso la bagarre sull’ultimo Gpm di 1° categoria, a circa 25 km dall’arrivo di Aigle. Ma il primo confronto tra due dei favoriti del prossimo Tour si è risolto nettamente a favore di Froome. Il britannico della Sky ha ripreso e superato velocemente Nibali che ha provato a resistere andando ancora più in difficoltà. Ma anche l’azione di Froome non è stata quella irresistibile della scorsa annata. Il capitano della Sky è stato raggiunto da Spilak con cui ha scollinato disegnando poi la pericolosa discesa finale. Nibali ha dovuto correre poi sulla difensiva, in un gruppetto con anche Rui Costa, Frank, Fuglsang e Intxausti che ha chiuso la tappa a 55” da Spilak che ha battuto in volata Froome. Completamente uscita di scena la Omega, con Kwiatkowski, Martin e Uran tutti in grande ritardo. In classifica ora passa al comando Spilak con 1” su Froome, 1’02” su Rui Costa, 1’06” su Nibali, 1’10” su Frank, 1’13” su Intxausti. Spilak e Froome dunque si giocheranno la corsa nella crono finale.

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1° maggio – 2° tappa – Doppietta di Michael Albasini. Lo svizzero della Orica si sta scoprendo più veloce che mai vincendo una volata molto più numerosa di quella di ieri. La corsa è stata contrassegnata da una fuga di Kohler (BMC) e Lang (IAM) che il gruppo ha ripreso negli ultimi km. Tony Martin ha tirato da solo gli ultimi 2 km con il gruppo in fila, portando Kwiatkowski fino allo sprint. Ma il polacco dopo essere stato così tanto tempo in seconda posizione e spendendo così delle energie, non ha fatto una gran volata. A centro strada è uscito Nizzolo, ma dalla ruota del velocista della Trek è sbucato Albasini che è andato a vincere su Hurel e lo stesso Nizzolo.

Grazie agli abbuoni Albasini passa al comando della generale con 5” su Kwiatkowski, 10” su Navardauskas, 11′ su Herrada, 12” su Brandle.

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30 aprile – 1° tappa – Michael Albasini ha vinto allo sprint su un gruppo ridotto ad una cinquantina di corridori la prima tappa del Tour de Romandie. La tappa è stata accorciata per la neve che ha impedito di transitare su un Gpm. Dillier, Vallèe Hollenstein hanno tentato la fuga nelle battute iniziali, ma l’azione è stata facilmente controllata. Sul Gpm di seconda categoria ad una ventina di km dall’arrivo si è mosso Tschopp, ma è stato Vincenzo Nibali il protagonista del fiale con un bell’attacco in discesa. Gli ultimi km pianeggianti hanno però consentito al gruppo di riorganizzarsi e tornare sotto, con la Omega che ha sacrificato anche Uran per difendere la maglia di Kwiatkowski. Dopo un tentativo di Voeckler è stato Albasini a Herrada e Navardauskas. In classifica Kwiatkowski guida con 5” su Albasini e Navardauskas, Froome è a 14”, Nibali a 16”.

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29 aprile – Prologo – Un altro bel numero di Michal Kwiatkowski che vincendo il prologo del Tour de Romandie piazza già un segno molto importante anche in prospettiva classifica. Sul velocissimo tracciato di Ascona il polacco della Omega ha segnato un tempo di 6.22 su una distanza di 5.6 km. Il chilometraggio breve ha dato l’occasione anche ai velocisti di fare molto bene, così dietro ad uno specialista emergente come Rohan Dennis troviamo Marcel Kittel e Giacomo Nizzolo, tutti a 4” da Kwiatkowski. Tony Martin si è dovuto accontentare del quinto posto a 5”. Froome ha chiuso a 10”, Nibali a 12”, prove abbastanza confortanti per entrambi. Tra gli altri corridori importanti segnaliamo un buon Uran a 14”, alla pari di Moser, Rui Costa a 16” e Basso a 21”. Molto dietro Porte, a 23”. E’ già fuori classifica Van Garderen, che sembrava l’avversario principale in ottica classifica per lo squadrone Omega. L’americano è caduto ed ha concluso ad oltre tre minuti. Così la Omega con Kwiatkowski in maglia gialla, un percorso non troppo difficile e una supersquadra con Martin e Uran si prepara a dominare la corsa.

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