Vincenzo Nibali: Non si poteva fare di più

All’interno video e 6 interviste – Tanta battaglia, nervosismo, ma la tappa del pavè non ha prodotto gli sfracelli dello scorso anno. Anzi, i grandi favoriti della vigilia per la classifica generale sono arrivati tutti insieme se si eccettua quel Thibaut Pinot per il quale i francesi avevano preparato questo Tour senza crono ma che beffardamente è già affondato dopo quattro giorni di tappe sfibranti in stile classica.

L’asciutto e la strategia attendista di alcune formazioni, su tutte la Etixx, ma anche la BMC e la Lotto Jumbo che non hanno spinto davvero a fondo con i loro uomini da classica per non compromettere i loro corridori da classifica poco portati a questo genere di percorso, hanno confezionato una corsa dura, tirata e nervosa ma senza selezione. Ha prevalso una strategia pro uomini da classifica in tutte le altre squadre, sacrificando le ambizioni personali di alcuni uomini da classica.

Nibali ha provato, era attesissimo dopo lo show dello scorso anno, ma senza pioggia non è stata la stessa cosa. E in questa situazione più facile da gestire i suoi rivali in classifica hanno saputo reagire. Froome ha sorpreso per lo spirito e la foga con cui ha corso, Contador e Van Garderen hanno contato su una squadra super e Quintana si è salvato al pari di Rodriguez. Ha sorpreso Warren Barguil, il giovane francese della Giant che oltre ad essere un grande scalatore sta dimostrando di avere confidenza in tutte le situazioni, dai ventagli al pavè: davvero bravissimo pensando anche che è al suo esordio al Tour de France! E bravissimo anche Tony Martin che dopo aver girato attorno alla maglia gialla per tre giorni l’ha finalmente colta trovando un bell’attacco nel finale con il gruppo ormai esausto e regalando un po’ di pace alla Etixx.

Ecco le interviste da Cambrai:

Vincenzo Nibali, Astana: “Rispetto allo scorso anno solo il tempo è cambiato, nient’altro. L’ultima sezione di pavé era in leggera salita, ho cercato di rompere il gruppo sperando che qualcuno potesse staccarsi. E’ stata una corsa molto difficile. Alla fine siamo arrivati tutti insieme e siamo riusciti a gestire lo stress di una tappa così particolare. Ho ricevuto un grande sostegno da parte del team. Ma era asciutto, quindi era meno pericoloso rispetto allo scorso anno e non è stato possibile fare la differenza. Il massimo effetto delle accelerazioni era di mettere tutto il gruppo in fila, non si poteva fare di più. Sono soddisfatto di non aver perso tempo oggi. Dopo quelle prime tappe mi sento fisicamente bene. Ho un distacco da recuperare e proverò ogni volta che ci sarà l’occasione”.

Chris Froome, Sky: “Non volevo dimostrare di essere forte sul pavè, ma solo rimanere fuori dai guai. Dopo l’ultimo tratto ho visto corridori stanchi e mi sono detto, perchè no? Ho provato ad attaccare, mi sentivo molto bene ma mi hanno ripreso. Complimenti a Tony Martin, era vicino alla maglia gialla da un paio di giorni, se la merita. Non sono preoccupato di aver perso la maglia gialla, Tony Martin è fortissimo a cronometro ma non in montagna. E’ una situazione ideale per noi. I compagni di squadra sono stati fantastici. Ora possiamo tirare un sospiro di sollievo, stasera dormiremo tutti molto meglio”

Alberto Contador, Tinkoff: “Ho corso gli ultimi 25 km con una ruota rotta. Avevo la sensazione che qualcosa non andava. Devo ringraziare i miei compagni di squadra che mi hanno tenuto fuori dai guai fino alla fine. Avevo delle buone gambe oggi, molto meglio di ieri”

Peter Sagan, Tinkoff: “Ci aspettavamo una tappa pazza e così è stato. Il nostro obiettivo era di tenere al sicuro Contador. E’ stata dura ma abbiamo fatto una bella corsa. Ho visto l’attacco di Tony Martin, ho pensato che se qualcuno non si fosse mosso subito sarebbe andato fino all’arrivo. Non sono riuscito a risponder,e ero stanco dopo aver lavorato per Alberto, ma il lavoro è fatto”

Tony Martin, Etixx: “Prendere la maglia gialla dopo tutta la sfortuna che ho avuto negli ultimi tre giorni, e anche oggi con la gomma a terra a pochi km dall’arrivo, è una cosa bellissima e mi rende davvero felice. Matteo Trentin mi ha dato la sua bici subito dopo che ho forato, poi ho dovuto rimettermi a posto perché non era la mia bici, ho avuto qualche difficoltà al freno e ho perso un sacco di energia per rientrare. Michal Golas ha fatto un ottimo lavoro per riportarmi nel gruppo di testa. Questa mattina Tom Boonen mi ha chiamato parlandomi del pavè e Eddy Merckx me ha motivato ​​sulla linea di partenza, ma sono assolutamente sorpreso di vincere questa tappa e prendere la maglia gialla, soprattutto dopo la foratura. Nessuno si aspettava un attacco così presto, ma a 4 km dall’arrivo tutti i corridori erano in ginocchio. Era il momento giusto per me per attaccare. Ho trovato un po’ di potenza in più. Sono venuto qui per allenarmi per due giorni, quindi sapevo che avevo una possibilità, se potevo andare fino all’ultimo chilometro, poi dopo il percorso era più tecnico. Il mio obiettivo era all’ultima curva. Le mie emozioni degli ultimi quattro giorni sono stati un ottovolante. Ho perso la maglia gialla per secondi. Il mio obiettivo era quello di prenderla il primo giorno. Ero super sconvolto che non ci sono riuscito. La pressione è stata sempre maggiore ogni giorno. Volevo la maglia gialla per me e per la squadra. Fisicamente, ieri era la tappa più difficile con la salita alla fine e il caldo. Non era una tappa per me ieri, ma la corsa di oggi mi andava molto di più. Non poteva essere un inizio migliore del Tour per il ciclismo tedesco con la gara in onda in diretta su ARD per la prima volta da alcuni anni. Ha messo pressione su di noi per mostrare qualcosa di bello ai tifosi tedeschi e spero che attirerà sempre più appassionati al ciclismo. Il mio obiettivo è ora quello di mantenere la maglia gialla fino al primo giorno di riposo. Ci sono un paio di finali duri ma normalmente, dovrei essere in grado di stare davanti e siamo anche una delle favorite per la cronometro a squadre. Sono abbastanza sicuro di avere una buona possibilità di rimanere in testa fino ai Pirenei”.

Alejandro Valverde, Movistar: “Avevo delle chance di vincere ma sono contento. Siamo stati attenti e siamo andati abbastanza bene nei tratti di pavè. Nel finale altre squadre avevano corridori veloci e dovevano tirare di più per poter riprendere Martin, io da solo potevo fare poco”.