Tour de France 2018, Peter Sagan tappa e maglia gialla

Cambia subito il leader del Tour de France 2018: Peter Sagan (BORA-Hansgrohe), già secondo nella tappa inaugurale ha messo il suo sigillo sulla seconda frazione al termine di uno sprint disputato solo da una quindicina di atleti a causa di una caduta che a meno di 2 km dal traguardo ha tagliato fuori Fernando Gaviria (QuickStep Floors) e Micheal Matthews (Team Sunweb) tra gli altri. Ma alle sue spalle, staccato solo di mezza ruota, c’è Sonny Colbrelli (Bahrain Merida) che ha reagito con una frazione di secondo di ritardo e porta comunque a casa un piazzamento che fa morale in vista delle prossime occasioni.

Tour de France 2018, la caduta nel finale ha tagliato fuori alcuni dei favoriti

Grande protagonista di giornata è stato l’eterno francese Sylvain Chavanel (Direct Energie), andato in fuga al chilometro 3 insieme a Dion Smith (Wanty-Groupe Gobert) e Michael Gogl (Trek-Segafredo) e rimasto solo subito dopo il GPM della Côte de Pouzages dopo nemmeno 30 km. Il gruppo ha lasciato fare, riprendendolo a 13.500 metroi dall’arrivo e da lì è cominciato il lavoro delle squadre dei velocisti anche se non sono mancato i colpi di scena. Prima un problema meccanico per Adam Yates (Mitchelton-Scott) rientrato a fatica, poi la foratura per Marcel Kittel (Katusha-Alpecin) tagliato così fuori dalla volata. E in una delle ultime curve caduta nelle prime parti del gruppo che ne ha lasciati pochi davanti: Arnaud Démare (Groupama-FDJ) è partito in anticipo ma si è piantato mentre Sagan ha scelto il momento giusto per andare a cogliere il suo primo successo al Tour 23018 su Colbrelli e sul francese, con Andrea Pasqualon (Wanty-Groupe Gobert) ottimo ottavo.

La terza tappa del Tour 2018 è la temutissima cronosquadre di Cholet

In classifica generale Peter Sagan ora ha 6″ su Fernando Gaviria e 10″ su Colbrelli anche se tutto potrebbe essere riscritto oggi con la terza tappa, Cholet – Cholet, cronometro a squadre di 35,5 km: una distanza che è sufficiente per creare un margine tra le formazioni più forti e chi invece fa fatica contro il tempo e quasi sicuramente rivoluzionerà la classifica generale anche se non sarà un verdetto definitivo. In ogni caso il percorso è molto vallonato soprattutto nella seconda parte con la salita della Côte de la Seguiniére che potrebbe presentare il conto a chi non arriverà compatto.