Tour de France 2018, bis Groenewegen ad Amiens

Una tappa al Tour de France 2018 vale tutto, anche una quasi rissa tra il giovane emergente, Fernando Gaviria (QuickStep Floors), e il più esperto Andrè Greipel (Lotto-Soudal) che nella volata finale di Amiens si sono ostacolati a vicenda, con un accenno di testata da parte del colombiano, e così la giuria li ha declassati mettendoli in fondo alla classifica del primo gruppo. Ad approfittarne è stato l’olandese Dylan Groenewegen (Lotto-Nl Jumbo) che così è andato in doppietta per il secondo giorno di fila.

Groenewegen di forza, Martin insieme a Zakarin e Alaphilippe perde 1’16”

Forse gli organizzatori potevano scegliere un percorso più accattivante nel giorno della loro Festa Nazionale e invece nel piattone che portava verso Amiens le emozioni sono state ridotte all’osso: dopo una trentina di chilometri la fuga di giornata ha visto protagonisti Fabien Grellier della Direct Energie e Marco Minnaard della Wanty Groupe Gobert che sono rimasti fuori fino ai -9 dall’arrivo. E come già ieri, i colpi di scena si sono concentrati tutti in fondo. Una caduta ha tagliato fuori Julian Alaphilippe (QuickStep Floors) che ovviamente non è stato atteso dai compagni tutti concentrati su Gaviria, ma anche due uomini di classifica come Daniel Martin (UAE Team Emirates) e Ilnur Zakarin (Katusha Alpecin) che alla fine hanno perso 1’16”. Allo sprint poi Peter Sagan (BORA-Hansgrohe) è partito troppo presto, Greipel e Gaviria hanno fatto a spallate mentre Groenewegen dall’altra parte ha trovato terreno facile per andare a vincere. Miglior italiano, ancora una volta, Andrea Pasqualon (Wanty Groupe Gobert) decimo.

Tour 2018, nella nona tappa ci sono quindici settori di pavè prima di Roubaix

Cambia pochissimo in classifica generale, se non che la maglia gialla Greg Van Avermaet (Team BMC) ha guadagnato un altro secondo agli sprint intermedi in una graduatoria che rimane compattissima soprattutto per i big. Ma domani qualcosa o molto potrebbe cambiare perché in attesa delle tre tappe alpine in programma da martedì intanto ci sarà la nona tappa, Arras Citadelle – Roubaix (156,5 km) che è una Classica del Nord camuffata e per questo tutti la temono. Verranno infatti percorsi 15 settori di pavè e tra questi anche alcuni mitici della Parigi-Roubaix come Mons-en-Pévèle e il finale sarà lo stesso della Classica di primavera senza però il Carrefour de l’Arbre. facile immaginare che qui Peter Sagan possa fare la differenza, anche se non si tratta della corsa di un giorno.