Tour de France 2018, Degenkolb più forte del pavè

La resurrezione sportiva di John Degenkolb (Trek Segafredo) che dopo il gravissimo incidente di un anno e mezzo fa sembrava ormai perduto per i grandi risultati, l’allungo in classifica generale della maglia gialla Greg Van Avermaet (Team BMC), ma anche la caduta che ha messo ko definitivamente uno dei favoriti per il podio come Richie Porte (Team BMC) e i problemi in serie per altri uomini di classifica come Romain Bardet (Ag2R) ma soprattutto Rigoberto Uran (EF Drapac). La nona tappa del Tour de France 2018 era una delle più temute da tutti, non solo per i 21 km di pavé, e ha tenuto fede alle premesse perché la fatica fisica ma soprattutto quella mentale da martedì quando comincerà il trittico delle Alpi si farà sentire.

Tour de France 2018, Porte ko per la clavicola e Uran in ritardo

Gran caldo e polvere a rendere ancora più dura una tappa che si è animata come previsto sul pavè. Mentre davanti scappava una fuga con nove uomini, al km 9 una prima caduta eliminava Porte, costretto al ritiro per la frattura della clavicola destra. Ma la giornata si è rivelata durissima anche per altri big, come Romain Bardet che tra forature e cambi di bici è rimasto più volte attardato rispetto alla testa. L’azione decisiva per il successo al terz’ultimo settore di pavè quando sono scattati Degenkolb, Van Avermaet e il suo connazionale Yves Lampaert (QuickStep Floors) mentre Peter Sagan (BORA-Hangrohe) ha perso il momento buono. Nella volata a tre il tedesco, che come la maglia gialla nel suo palmarés ha anche una Parigi-Roubaix, ha sfogato tutta la rabbia agonistica accumulata in questo periodo senza vittorie mentre gli altri hanno pensato solo a salvare la gamba in vista di quello che verrà.

Prima delle Alpi la classifica del Tour de France è ancora compatta

Al primo riposo del Tour 2018 la classifica si presenta ancora compatta: in testa Greg Van Avermaet ha 43″ su Geraint Thomas (Team Sky) e 44″ su Philippe Gilbert (QuickStep Floors) anche se i due belgi da martedì troveranno strada molto più dure sotto le loro ruote. Il primo degli uomini da podio è Alejandro Valverde (Movistar) a 1’31”, seguito da Jakob Fuglsang a 1’33”, Chris Froome, Adam Yates e Mikel Landa a 1’42” mentre Vincenzo Nibali è a 1’48”, Tom Dumoulin a 2’03”, Romain Bardet a 2’32”, Nairo Quintana a 2’50” e Rigoberto Uran a 2’53”. E martedì 17 la decima tappa, Annecy – Le Grand-Bornand (158,5 km): nella prima parte c’è il Col de la Croix Fry, con pendenza media del 7%, seguito dalla Montèe du plateau des Glières (Hors Categorie, 11,2% di pendenza media). E nel finale due GPM di 1^ categoria, il Col de la Romme (9 chilometri al 9% di pendenza media) e il Col de la Colombiére ai -14 (7,5 km con punte al 10%). Infine la discesa, molto tecnica, che porterà all’arrivo.