Tour 2015, Thibaut Pinot all’Alpe d’Huez

Non sono mancate le emozioni e gli spunti di interesse nella tappa che ha chiuso i conti del Tour de France 2015 anche se le prime cinque posizioni in classifica sono rimaste invariate. Ma l’Alpe d’Huez ha regalato spettacolo, con la vittoria di Thibaut Pinot grazie ad un attacco da lontano e l’affondo della Movistar finalmente senza remore. Quintana ha scoperto un Froome vulnerabile ma non è riuscito a colmare per intero il gap di due minuti e mezzo fin qui accumulato. Una foratura ha invece tolto a Nibali la possibilità di tentare un ultimo improbabile assalto al podio di Valverde, che corona così il suo infinito inseguimento.

La corsa, poco più di un centinaio di km con la Croix de Fer l’Alpe d’Huez è iniziata con una fuga che non ha preoccupato, con Geniez (FDJ), Navardauskas (Cannondale), Edet (Cofidis) e Bak (Lotto Soudal).

Il gruppo ha percorso tranquillamente la prima parte di tappa lasciando otto minuti, poi salendo la Croix de Fer la AG2R ha accelerato le operazioni impedendo un contrattacco pericoloso con Barguil (Giant) e Majka (Tinkoff). Davanti Geniez è rimasto tutto solo al comando, finchè a 5 km dalla vetta la corsa è esplosa. La Movistar ha gettato ogni titubanza e paura lanciando all’attacco Valverde, oggi in gran spolvero. Una mossa preparata per favorire il successivo affondo di Quintana che infatti è puntualmente arrivato. Froome (Sky) non ha reagito, non riuscendo più a macinare il rapportino a velocità folli come sui Pirenei. Ma oggi la maglia gialla ha trovato una squadra super, con un Porte resuscitato da chissà dove e un Poels mai così forte. Allo scollinamento Froome è transitato in compagnia di Nibali con solo una manciata di secondi di ritardo dalla coppia Movistar e la lunga discesa ha favorito l’aggancio. Naturale così il rallentamento con il rientro di tanti corridori, tra cui anche Contador (Tinkoff), in seria difficoltà in salita, e diversi compagni della maglia gialla.

La situazione ha favorito così il contrattacco di un gruppetto con Hesjedal (Cannondale), Pinot (FDJ), Rolland (Europcar), Serpa e Plaza (Lampre) e Anacona (Movistar), all’inseguimento del solito Geniez.

Nairo Quintana
Nairo Quintana

L’approccio all’Alpe d’Huez ha regalato il colpo di scena: Nibali è stato costretto a fermarsi per una foratura ed ha dovuto dare così addio al sogno di attaccare Valverde per il podio. Il siciliano ha perso una trentina di secondi e davanti la corsa si è subito infiammata. Valverde e Quintana non hanno perso tempo per cercare di cogliere ancora qualche defaillance di Froome e tentare un ultimo disperato assalto alla maglia gialla. Valverde è riuscito ad attaccare ancora, in una riproposizione di quanto visto sulla Croix de Fer, con Quintana che stavolta dopo averlo raggiunto ha rilanciato con forza restando da solo. Froome ha macinato il rapporto con difficoltà, facendo quasi fatica a reggere il passo dei compagni Poels e Porte, oggi davvero straordinari. Anche Contador ha dovuto cedere, palesando le difficoltà di tutto questo Tour e del suo sogno impossibile della doppietta Giro – Tour, ed è stato raggiunto da Nibali.

Intanto al comando Geniez è comprensibilmente crollato, e sono stati Pinot e Hesjedal a contendersi la testa della corsa con una bella serie di scatti finchè il francese è riuscito a mettere il colpo del KO.

Quintana è salito alla grande, irresistibile, approfittando del sostegno di Anacona inserito nella fuga, poi di nuovo da solo in una cavalcata entusiasmante. Ma non è bastato nè per vincere la tappa nè per scalfire la maglia gialla di Froome. Thibaut Pinot ha retto con determinazione negli ultimi km firmando la terza vittoria francese consecutiva sull’Alpe d’Huez dopo quelle di Rolland e Riblon. Quintana ha chiuso a 18”, poi l’indomito Hesjedal, mentre Froome è arrivato a 1’38” insieme a Valverde. Molto più indietro il gruppetto di Nibali e Contador, a 3’30”.

La classifica quindi cambia nei numeri ma non nella sostanza in quest’ultima prova in montagna. Froome è il vincitore del Tour de France 2015 con un vantaggio ridotto a 1’12” su Quintana, mentre Valverde agguanta il primo podio della sua lunga carriera e Nibali e Contador devono accomodarsi al quarto e quinto posto. E’ un risultato che lascerà qualche rammarico a Quintana, perchè nelle prime due tappe alpine il colombiano avrebbe avuto l’occasione di attaccare e vincere il Tour, ma non l’ha fatto. Quella straordinaria dimostrazione di forza di Froome nel primo arrivo in montagna ha spaventato e inibito oltremodo le velleità della Movistar, che ha corso di conserva fin quasi all’ultimo, scoprendo poi che Quintana era decisamente il più forte in quest’ultima settimana.

Nibali ha avuto una bellissima reazione sulle Alpi, ma contro il miglior Valverde di sempre al Tour il risveglio del siciliano è stato troppo tardivo ed anche senza la foratura di oggi difficilmente il quarto posto finale sarebbe cambiato. E Contador ha confermato che vincere Giro e Tour uno dietro l’altro è davvero un’impresa ai limiti dell’impossibile, soprattutto nell’era post passaporto biologico.

1 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 3:17:21
2 Nairo Quintana (Col) Movistar Team 0:00:18
3 Ryder Hesjedal (Can) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:00:41
4 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:01:38
5 Christopher Froome (GBr) Team Sky
6 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 0:01:41
7 Richie Porte (Aus) Team Sky 0:02:11
8 Winner Anacona (Col) Movistar Team 0:02:32
9 Wouter Poels (Ned) Team Sky 0:02:50
10 Ruben Plaza Molina (Spa) Lampre-Merida

Classifica generale

1 Christopher Froome (GBr) Team Sky 81:58:33
2 Nairo Quintana (Col) Movistar Team 0:01:12
3 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:05:25
4 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:08:36
5 Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo 0:09:48
6 Robert Gesink (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:10:47
7 Bauke Mollema (Ned) Trek Factory Racing 0:15:14
8 Mathias Frank (Swi) IAM Cycling 0:15:39
9 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:16:00
10 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 0:17:30.