Alberto Contador studia i Pirenei

E’ cominciata con una ricognizione delle tappe pirenaiche la marcia di avvicinamento di Alberto Contador al Tour de France. In compagnia di Jesus Hernandez, il capitano della Tinkoff Saxo ha pedalato sulle strade delle tre tappe che il Tour ha disegnato sui Pirenei, ma ne ha approfittato anche per vedere l’ultima tappa a cronometro. 

“I Pirenei segneranno il Tour de France quest’anno” ha spiegato Alberto Contador “Avremo già affrontato i Vosgi e le Alpi e saranno particolarmente duri. La tappa di Saint Lary Soulan è particolarmente dura. E’ corta, solo 124 km, ma più della metà sono in salita, con il Portillon, il Peyresourde, e il Val Louron prima della salita finale. Sarà una tappa veloce e difficile da controllare per la squadra della maglia gialla. Potrebbero esserci delle chance per dei movimenti tattici”.

Contador ha poi pedalato sul percorso della tappa di Hautacam, che prevede anche la scalata al Tourmalet. “Sarà una tappa più facile da controllare” analizza il campione spagnolo “Ci sono due piccole salite prima del Tourmalet, ma la cosa importante è che dopo la discesa ci sono pochi chilometri per iniziare la salita finale. Potrebbero esserci dei movimenti sul Tourmalet. Non conoscevo la salita di Hautacam, è davvero dura e soprattutto sarà l’ultima salita del Tour”.

Contador pensa che i Pirenei saranno il momento chiave per il Tour: “Sarà il terzo blocco di montagna dopo i Vosgi, che saranno tappe nervose, e le Alpi, che saranno meno dure rispetto ad altre volte. Le tre tappe sui Pirenei saranno cruciali”.

Infine il capitano della Tinkoff ha effettuato un sopralluogo anche sul percorso della crono del penultimo giorno, una prova di 54 km: “Una tappa esigente per la lunghezza. Sarà una tappa molto impegnativa, avrei preferito un percorso con qualche salita come l’anno scorso, ma ci dobbiamo adattare a questo percorso e sperare che sia una buona giornata”.