Alberto Contador: Una sorpresa

All’interno 7 interviste – “Una sorpresa” così Alberto Contador commenta il risultato della cronometro di Valdobbiadene, lo spartiacque del Giro d’Italia 2015 che gli ha riconsegnato la maglia rosa con una classifica davvero importante. Contador ha strabiliato per la capacità di pedalare con classe ed efficacia in questa tappa, ad appena 24 ore dalla caduta di Jesolo e con ancora qualche postumo della lussazione alla spalla rimediata a Castiglione della Pescaia.

E’ un Contador che sa andare oltre a tutto, difficoltà, cadute, avversari e avversità di ogni tipo, in questo Giro come in tutta la sua carriera. Lo abbiamo imparato a conoscere bene, la concentrazione e la determinazione sono quelle di sempre, quelle del fuoriclasse che sa andare oltre il gesto tecnico. Per questo la classifica uscita dalla crono è una bella ipoteca sulla vittoria finale, anche perchè tra gli inseguitori il solo Aru e la sola Astana sembrano avere la consistenza per provare a fare qualcosa. Ma guai a considerare conclusa e archiviata una corsa come il Giro d’Italia ad una settimana dalla fine. Gli imprevisti, gli episodi, le sorprese e le strategie di uno squadrone come la Astana possono ancora garantire una corsa aperta e vibrante. Una corsa che ormai si può trasformare in un duello tra un fuoriclasse e un corridore pronto a diventarlo. Aru ha corso bene oggi in una crono davvero difficile per lui, mantenendo un bel livello per tutta la corsa e dimostrando di poter ancora progredire in questa specialità, anche se lui non si è detto soddisfatto del risultato. L’impressione è che Aru si aspettasse di essere vicino a Contador e che abbia pagato il colpo a livello psicologico. Ma il risultato crediamo rispecchi il reale divario che c’è tra un campione a tuttotondo come Contador e un campioncino che si sta costruendo come Aru, e che non debba essere motivo di sfiducia per il giovane sardo.

Tra gli altri corridori Uran non ha dato la svolta al suo Giro, Porte ha gettato la spugna in una giornata che ha comunque dato alla Sky e alla Pinarello la gioia della vittoria di Kiryienka. Rientra invece nei giochi dell’alta classifica Van den Broeck.

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Ecco le interviste da Valdobbiadene

Alberto Contador, Tinkoff Saxo: “Per me è stata una grande sorpresa. Le sensazioni erano buone. Ho visto che la velocità non era molto alta nella prima parte pianeggiante, ma vedevo dalle bandiere che il vento si era alzato. MI sono concentrato sulla classifica generale, mi hanno dato i parziali fin dall’inizio ed erano buoni. Ho raggiunto Landa prima di metà percorso e questo mi ha aiutato a fare una buona cronometro. Sono molto contento del risultato, eravamo venuti per lottare per la maglia rosa, tuttavia manca ancora molto. Devo ringraziare tutti i miei compagni, ieri sono stati impressionanti, salvandomi per tutta la tappa però a 3 km e 200 metri dall’arrivo siamo caduti. Tosatto è stato prontissimo a darmi la sua bicicletta”.

Fabio Aru, Astana: “Per essere onesti, io non sono contento del mio risultato, ma andiamo avanti e il Giro prosegue. Alberto è un grande campione e ha fatto una grande prestazione oggi. Io ho ancora un sacco di lavoro da fare in questa disciplina. Ci sono ancora importanti tappe di montagna da fare. L’ultima settimana è una settimana dura. Alberto è un campione, ha vinto tanti grandi giri, sarà difficile”

Rigoberto Uran, Etixx Quickstep: “Oggi non è stata una buona giornata per me. Mi aspettavo molto da questa tappa e speravo di fare bene, ma non sono riuscito a trovare un buon ritmo e la velocità nella prima parte. Non ero nelle migliori condizioni. La caduta di qualche giorno fa mi ha influenzato un po’ sulla bici. Ho avuto un po’ di dolore subito al gluteo, la spalla, e al muscolo posteriore sul lato sinistro e non riuscivo a spingere a pieno gas nel modo in cui avrei voluto. La posizione a cronometro è molto diversa da quello da strada e ho faticato a trovare una buona posizione a causa del mio dolore dopo la caduta. C’era anche vento nella prima parte, e la pioggia lungo il percorso ha ulteriormente precluso la mia capacità di trovare un buon ritmo. Ma è quello che è. In ogni caso sono fiducioso per l’ultima settimana. C’è una settimana di tappe di alta montagna difficili. Cercherò naturalmente di continuare a lottare per rimanere con i primi della classifica. Mi piace combattere e so come in una corsa le cose possono cambiare in un attimo. Farò del mio meglio negli ultimi giorni del Giro.”

Jurgen Van den Broeck, Lotto Soudal: “Questa mattina ho fatto una ricognizione del percorso, quindi sapevo cosa aspettarmi. Ho fatto i primi dieci chilometri e gli ultimi 30 km, che sono stati i più duri a causa delle salite. Insieme con il direttore sportivo Bart Leysen ho deciso di fare una partenza veloce. Se non si parte al cento per cento è difficile riprendere il tempo nella parte difficile. Mi sono aggrappato a quel ritmo più a lungo possibile per correre una crono costante nel tempo. E’ andato liscio fin dall’inizio, non ho dovuto forzare nulla. Quando i corridori di classifica hanno dovuto correre il vento era cambiato. Ho dovuto confrontare il mio tempo con quello dei miei avversari e mi sono accorto che stavo facendo bene. Ho avuto un buon feeling durante la crono, ma sono rimasto sorpreso che dei corridori di classifica solo Contador è finito davanti a me. Prima dell’inizio di questa crono che ho detto il Giro è cominciato oggi. E’ andata bene per me, ma ci sono ancora giorni difficili a venire. Ho fiducia e voglio confermarmi nelle prossime tappe. Ora mi sento più rilassato. Nella prima settimana ho avuto alcuni momenti difficili in salita. E’ sempre stato il piano quello di per essere al meglio nella seconda parte del Giro, questa potrebbe essere la causa. Sono in una buona posizione ora, ed è bello continuare il Giro. Nel Tour de Romandie e qui ho guadagnato tempo nella cronometro. Ho lavorato molto su questa disciplina e sono davvero felice di averlo potuto dimostrare oggi “.

Vasil Kiryienka, Team Sky: “E’ stata una lunga e difficile attesa. Stavo aspettando la maglia rosa e l’arrivo di Alberto Contador. E’ stata una bella giornata, però. Sono stato fortunato, anche se sembrava uno di quei giorni in cui pioveva e che non sembrava voler andare bene. Certo non siamo molto fortunati in questo Giro con Richie Porte. Quando abbiamo guardato il profilo di alcune tappe sembrava più facile ma abbiamo effettivamente avuto giorni difficili in quelli che sembravano giorni facili. Ma abbiamo ottenuto dei buoni risultati. Sembra che è difficile per la generale ora, ma nei prossimi giorni naturalmente saremo lì e stiamo andando a cercare di lottare per la vittoria. E’ una vittoria davvero speciale per me. Certo che vado bene nelle prove a cronometro ma non ho avuto una grande vittoria a cronometro ed è bello prenderne una. Il Team Principal Dave Brailsford ha detto ‘dobbiamo vincere la crono’. Non importa chi, ma dobbiamo vincere. Mi ha detto a colazione che avevo le mie possibilità oggi . Ho avuto veramente un buon feeling nel corso degli ultimi due giorni”

Andrey Amador, Movistar: “Era una giornata in cui sapevo di poter fare bene. Per noi ultimi a partire si è alzato il vento, le differenze nella prima parte sono state molto grandi. Però penso che noi uomini di classifica abbiamo corso con le stesse condizioni. Erano 60 km a cronometro, uno sforzo di un’ora e venti, e anche se la crono richiede sempre la velocità massima, bisognava risparmiare qualcosa all’inizio per la parte finale, ciò che abbiamo fatto. La cosa importante per me è essere lì. Ora vengono giorni molto complicati, molta montagna, ma siamo motivati e vogliamo continuare a combattere. Siamo un gruppo da combattimento, siamo venuti con l’obiettivo di vincere le tappe e di metterci in mostra e credo che ci stiamo riuscendo”

Damiano Caruso, BMC: “Questa è stata una delle più difficili tappe a cronometro della mia vita. L’ultima salita è stata molto, molto lunga. Ma penso di aver fatto una buona crono e per la prossima tappa cercherò di migliorare la mia posizione”.