Giro, cadute e polemiche

Come era facilmente prevedibile non è mancata qualche critica a Cadel Evans e alla sua BMC per l’atteggiamento tenuto nel finale della tappa di ieri del Giro d’Italia. Nonostante una caduta che ha coinvolto metà gruppo con conseguenze anche pesanti per alcuni corridori, la BMC ha proseguito a tutta velocità trascinando via un gruppetto di corridori rimasti indenni e guadagnando terreno che potrebbe anche essere determinante per la classifica generale. Evans e la BMC hanno mancato di fairplay? Il corridore australiano ha spiegato di non essersi neanche accorto della caduta che ha coinvolto decine e decine di corridori: “Ho sentito il rumore della caduta, ma non mi sono voltato. Quando poi ho visto il gruppetto così ridotto e il tipo di corridori che c’erano ho capito che questa selezione era avvenuta non a causa delle normali condizioni di corsa ma per disgrazia” ha spiegato Evans.

“Le comunicazioni non erano facili e prendere decisioni razionali non era facile” continua Evans “Il nostro lavoro è correre fino alla fine, questa è la prima cosa nella nostra testa. Cosa è successo dietro? Realmente non ne ho idea, non ho visto.”

Molto critici con l’atteggiamento della BMC sono stati due grandi ex, Michele Bartoli e Francesco Casagrande, intervenuti a Velodrome, la trasmissione di Roberto Sardelli.

«In effetti mi sarei aspettato una reazione di versa da parte di chi nel momento critico si è trovato a condurre davanti, indenne da cadute e incidenti – ha commentato Michele Bartoli -. Con questo, non mi sento assolutamente di condannare chi ha invece deciso di spingere sui pedali proprio in quel momento critico. Ovvio che il Giro è ancora lungo e non è detto che indispettendo qualcuno, Evans debba alla fine fare attenzione a chi nel gruppo, volesse tramare “vendette” nei suoi confronti».

La stessa falsariga sulla quale si è poi espresso anche Francesco Casagrande, il secondo ospite intervenuto: «Approfittando della situazione Cadel Evans si è messo in tasca dei secondi importanti che nel bene o nel male influiranno in termini di classifica generale. Secondo me l’atteggiamento dei battistrada non è stato corretto. Sarebbe stato meglio si fossero rialzati, tenuto conto che la caduta aveva coinvolto molti corridori».