Tim Wellens, il nome nuovo del ciclismo belga

Ventitre anni compiuti a maggio. Una buona carriera da dilettante, in cui spicca anche un secondo posto al Toscana Terra di ciclismo dietro a Fabio Aru. Un gran bel Giro d’Italia nell’esordio nelle grandi corse a tappe, con i secondi posti a Montecassino e Vittorio Veneto. E le prime vittorie da professionista arrivate subito nel calendario World Tour. L’Eneco Tour ha scoperto Tim Wellens, una delle facce emergenti più interessanti del ciclismo belga. Wellens ha approfittato del marcamento Dumoulin – Boom nella tappa di sabato sulle colline della Liegi, ma ha dimostrato anche di andare davvero forte, guadagnando anche sulla salita finale rispetto ai rivali. 

Una vittoria di tappa sulla Redoute e la classifica finale dell’Eneco Tour, abbastanza per essere considerato tra i talenti emergenti del ciclismo belga: “Prima di questo fine settimana non avevo mai vinto una corsa quindi questo è certamente il momento più alto della mia carriera” ha spiegato Tim Wellens “Una vittoria World Tour in Belgio è davvero speciale, la città di partenza era a venti km dalla casa dei miei genitori”.

Wellens e la Lotto dopo aver conquistato la testa della classifica nella tappa di sabato hanno ben gestito la tappa conclusiva sulle colline olandesi: “Prima della tappa c’era più timore per il vento che per Boom e Dumoulin. La squadra ha corso in modo fantastico. Sono rimasto rilassato a ruota di Sieberg e poi di Roelandts. La Belkin ha cercato di aprire dei ventagli un paio di volte ma non abbiamo mai avuto problemi. Siamo rimasti sempre concentrati e solo sull’ultima collina Boom e Dumoulin hanno provato a fare qualcosa”.

Tim Wellens racconta anche un particolare sulla vigilia della corsa: “Due giorni prima di partire ero malato. Abbiamo deciso di rimandare la decisione se partecipare o meno. Naturalmente ora sono molto contento di aver corso. L’inizio della settimana è stato difficile per la squadra, ma da venerdì ho cominciato a credere che ci fossero delle opportunità. E con Jelle Vanendert avevo un compagno di squadra veramente forte. Questa vittoria non significa che partirò da favorito alle prossime corse World Tour, ma sono ansioso di fare bene a Plouay, lavorare per la squadra, in Quebec, Montreal e Lombardia”.