Philippe Gilbert all’Amstel Gold Race 2014

All’interno classifica e interviste – E’ tornato il Philippe Gilbert dei tempi d’oro. Il belga della BMC ha griffato la sua terza Amstel Gold Race con la più classica delle sue sciabolate sul Cauberg. Un finale identico al Mondiale, con la stessa sparata nello stesso punto e gli avversari sparpagliati e battuti. Bel secondo posto di Vanendert, che ha approfittato dell’incertezza di Gerrans e Valverde per un piazzamento di prestigio.

E’ stata una corsa equilibrata, poco selettiva e interamente decisa sul passaggio finale del Cauberg. Nessuno ha cercato di approfittare davvero degli strappi più duri per rendere selettiva la corsa e così nel finale sono arrivati ancora una cinquantina di corridori a giocarsi il successo.

gilbert-amstel2014Dopo una quindicina di km si è formata una fuga di dieci corridori: Jaroslaw Marycz (CCC Polsat), Aleksej Lutsenko (Astana), Christophe Riblon (AG2R), Matej Mohoric (Cannondale), Pirmin Lang (IAM), Pim Ligthart (Lotto-Belisol), Nicola Boem (Bardiani), Manuel Belletti (Androni), James Vanlandschoot (Wanty Gobert Groupe), Preben Van Hecke (Topsport Vlaanderen).

Il gruppo ha lasciato tanto spazio, fino al quarto d’ora, poi le squadre dei favoriti si sono divise il compito di aumentare l’andatura e far rientrare in dimensioni pi rassicuranti il distacco. La corsa è così venuta abbastanza veloce ma molto regolare.

Il primo colpo di scena è stata una caduta in cui è rimasto coinvolto Joaquim Rodriguez (Katusha), costretto al ritiro nelle prime fasi.

Lo spettacolo dell'Amstel Gold Race
Lo spettacolo dell’Amstel Gold Race

La fuga ha cominciato a spezzettarsi ad una cinquantina di km dall’arrivo, quando Boem ha allungato su uno strappo. Ma sulle successive difficoltà il veneto della Bardiani non è riuscito a tenere il passo di Van Hecke e Riblon, che sono rimasti soli al comando. Dietro è stato Voeckler (Europcar) a dare l’inizio alla corsa vera. Il francese ha attaccato in cima ad uno strappo a 40 km dall’arrivo, portando dietro anche Van Avermaet (BMC), Wellens (Lotto), Fuglsang (Astana) e Stybar (Omega). Un gruppetto di qualità, ma composto essenzialmente da compagni dei grandi favoriti che non hanno certo contribuito al 100% alla riuscita dell’azione. Più avanti, sul muro del Keutenberg, anche Kolobnev (Katusha) e Mollema (Belkin) si sono riportati sui contrattaccanti, ma il gruppetto non ha mai guadagnato più di una trentina di secondi. Oltretutto Stybar ha ceduto e così dietro la Omega ha dato fondo alle residue energie per riprendere Van Avermaet e gli altri fuggitivi.

Il penultimo passaggio sul Cauberg, ad 20 km dall’arrivo, ha visto Riblon e Van Hecke transitare ancora al comando con quasi un minuto e mezzo sui contrattaccanti tallonati dal gruppo. La situazione si è presto ricomposta, con Riblon e Van Hecke ormai sfiniti e l’animosità di Van Avermaet che non è bastata per scongiurare il ritorno del gruppo. Dopo un bello scatto di Caruso (Katusha) il gruppo si è ricompattato a 7 km dall’arrivo: tutto rimandato al Cauberg, dunque. Samuel Sanchez (BMC) ha preso la collinetta di Valkenburg in testa allungando, e dietro Valverde (Movistar), Gerrans (Orica) e Kwiatkowski (Omega) pronti alla sfida. Ma dal lato interno della strada Gilbert (BMC) è partito nella sua classica volata e infinita tutta in progressione facendo la differenza. Tutto come al Mondiale: il belga si è tolto tutti di ruota, ha scollinato il Cauberg per gli ultimi 2 km verso il traguardo, con Gerrans, Valverde e Kwiatkowski a cercare ognuno il lavoro dell’altro. Gilbert è volato verso il successo, il terzo all’Amstel Gold Race, e da dietro è rinvenuto Jelle Vanendert (Lotto) a beffare l’incertezza degli altri per conquistare il secondo posto. Sul podio Gerrans, per la terza volta nella classica olandese, poi Valverde e Kwiatkowski. Bravo anche Geschke (Giant) che continua la splendida stagione della Giant.

Poca gloria per gli italiani, anche se l’ottavo posto di Gasparotto è un discreto piazzamento. NIbali ha lavorato per la squadra non avendo ancora una gran condizione. Hanno deluso Ulissi e Cunego, molto attesi ma mai nel vivo della corsa.

LE INTERVISTE

amstel-podioPhilippe Gilbert: “E’ stata una vittoria particolarmente emozionante, c’erano mia moglie e i miei figli a seguirmi per la prima volta negli ultimi due anni. I miei compagni hanno fatto un ottimo lavoro prima del Cauberg. Era previsto che Samuel Sanchez attaccasse ai piedi del Cauberg. Per me non era una sorpresa, ma penso lo sia stata per i miei avversari. Io ho solo dovuto aspettare il momento giusto per attaccare”

Michal Kwiatkowski: “Penso che avrei dovuto aspettare, magari seguendo Gilbert che ha molta esperienza. Ero un po’ indietro quando ha attaccato Samuel Sanchez, mi ha sorpreso. Ho pensato di dover aspettare, ma sulla bici è lunga arrivare in cima. In realtà sono partito troppo presto ed ho pagato per questo, ma sono contento. Ho fatto questa corsa solo due volte e sto imparando di anno in anno. Ho corso sempre davanti, forse ci sono alcuni momenti in cui sarei dovuto rimanere più dietro e capire quando usare le energie”

1 Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team 6:25:57
2 Jelle Vanendert (Bel) Lotto Belisol 0:00:05
3 Simon Gerrans (Aus) Orica Greenedge 0:00:06
4 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team
5 Michal Kwiatkowski (Pol) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
6 Simon Geschke (Ger) Team Giant-Shimano 0:00:10
7 Bauke Mollema (Ned) Belkin Pro Cycling Team
8 Enrico Gasparotto (Ita) Astana Pro Team
9 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha
10 Yukiya Arashiro (Jpn) Team Europcar 0:00:12
11 Björn Leukemans (Bel) Wanty – Groupe Gobert
12 Michael Matthews (Aus) Orica Greenedge
13 Davide Rebellin (Ita) CCC Polsat Polkowice
14 Fabian Wegmann (Ger) Garmin Sharp
15 Anthony Roux (Fra) FDJ.fr
16 Giampaolo Caruso (Ita) Team Katusha
17 Rui Alberto Faria Da Costa (Por) Lampre-Merida
18 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo
19 Alexandr Kolobnev (Rus) Team Katusha 0:00:21
20 Tom Dumoulin (Ned) Team Giant-Shimano
21 Tom Jelte Slagter (Ned) Garmin Sharp
22 Lars Petter Nordhaug (Nor) Belkin Pro Cycling Team
23 Arnold Jeannesson (Fra) FDJ.fr
24 Frank Schleck (Lux) Trek Factory Racing 0:00:23
25 Thomas Voeckler (Fra) Team Europcar 0:00:36
26 Paul Martens (Ger) Belkin Pro Cycling Team
27 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar
28 Eduard Vorganov (Rus) Team Katusha
29 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
30 Fabio Felline (Ita) Trek Factory Racing
31 Marco Marcato (Ita) Cannondale
32 Enrico Barbin (Ita) Bardiani-CSF
33 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
34 Diego Ulissi (Ita) Lampre-Merida
35 Alex Howes (USA) Garmin Sharp.