Perchè Vincenzo Nibali non correrà il Mondiale 2019?

La notizia del rifiuto di Vincenzo Nibali ha scosso non poco gli appassionati di ciclismo italiani e non solo: la rinuncia da parte di uno dei più grandi campioni di sempre non può certo passare inosservata, soprattutto in virtù degli ormai sempre più prossimi impegni che potrebbero caratterizzare l’ultima grande possibilità per lo Squalo dello Stretto, che sembra essere sempre più in fase calante. Il siciliano ha deciso, di comune accordo con il ct Cassani, di rinunciare al Mondiale 2019 a causa di una condizione fisica non certamente ottimale. E’ innegabile, a questo punto, la concentrazione del ciclista siciliano in virtù di Olimpiade e Mondiale 2019, su tracciati favorevoli. 

La decisione di Vincenzo Nibali

La decisione di Vincenzo Nibali ha certamente stupito tutti i fan dello Squalo e non solo: la rinuncia del ciclista siciliano è stata sofferta, ma ha rispecchiato una situazione fisica certamente non ottimale, che avrebbe portato il ciclista a non eccellere in occasione del Mondiale 2019. Ovviamente, la presenza di Vincenzo Nibali avrebbe avuto un doppio valore all’interno della formazione: sia tecnica, a causa della grande bravura dello Squalo che non può essere assolutamente negata, sia dal punto di vista prettamente morale.

Nibali avrebbe dato cemento allo spogliatoio, agito da ottimo gregario, guidato i suoi compagni verso una competizione di grande livello. «La maglia azzurra per me è sacra e va rispettata. Non sono al top e non è giusto che porti via il posto a un compagno», ha dichiarato Vincenzo Nibali al termine del weekend che l’ha visto correre in Canada. Tra il siciliano e Davide Cassani c’era stato un accordo al termine del Giro di Germania, che l’aveva visto nelle prime posizioni e che aveva indirizzato il ct verso una scelta differente.

Chi correrà al Mondiale 2019?

I 290 chilometri di tracciato che vedranno impegnati i ciclisti in occasione del Mondiale 2019 non fanno certamente gola a tutti, soprattutto a questi velocisti e cacciatori di tappa che si sono presto chiamati fuori. Per questo motivo, la rinuncia di Vincenzo Nibali si è presentata come un ulteriore tassello di un puzzle sempre più intricato, che vede la nazionale italiana perdere in competitività. Scegliere gli 8 titolari, per il ct Davide Cassani, è tutt’altro che semplice.

Da tempo anche Elia Viviani, che ha affermato di volersi dedicare alla pista, in vista dell’Olimpiade del 2020, si è tirato fuori dalle possibilità di partecipazione al Mondiale del 2019, e i problemi fisici di Fabio Aru non ne assicurano certamente la presenza (anzi, il no è ormai cosa certa).

Di conseguenza, il capitano dell’Italia del ciclismo in occasione dei prossimi Mondiali sarà Matteo Trentin, una delle poche scelte ben chiare da parte di Davide Cassani, che può contare anche sulla presenza di Sonny Colbrelli, Diego Ulissi e Gianni Moscon. Se per ultimi due la conferma sembra essere ormai cosa fatta, per il primo non ci sono tutte le certezze del caso, a causa di una prestazione non proprio ottimale in Canada che l’ha portato a perdere posizioni.

Cimolai e Puccio sono gli altri due tasselli che potrebbero comporre il puzzle totale, anche se la titolarità non è certa a causa di altri nomi che potrebbero insidiarli: Bettiol, il vincitore del Giro delle Fiandre, ha deluso nella seconda parte di stagione a causa dei problemi fisici che l’hanno compromesso, anche se Cassani ha deciso di aspettarlo fino all’ultimo. Gli otto potrebbero essere completati da Cataldo, nome assolutamente in forse che potrebbe essere sostituito da altri ciclisti, impegnati nelle varie corse italiane.

In occasione dell’ufficializzazione definitiva, che arriverà soltanto a seguito del Memorial Pantani, questi potrebbero essere – attualmente – gli otto nomi che correranno al Mondiale 2019: Matteo Trentin, Sonny Colbrelli, Gianni Moscon, Diego Ulissi, Davide Cimolai, Salvatore Puccio, Alberto Bettiol e Dario Cataldo.