Mondiali di Innsbruck: percorso ottimo per gli scalatori

Il Mondiale di Sallanches del 1980 è comunemente ritenuto il più duro di tutti i tempi; quello di Duitama 1995 viene considerato tra i più difficili. I Mondiali di Innsbruck possono ambire a superare entrambi, in quanto a difficoltà del percorso. Si tratterà di un percorso arduo e tortuoso, che potrebbe portare il luogo austriaco ad essere teatro di uno dei Mondiali più difficili, eppure appassionanti, di sempre. Una cosa è certa: grazie a tutte le salite che saranno presenti all’interno del percorso, gli scalatori possono esultare. Così com’è certo che, alla fine di una lunga giornata, il verdetto sarà chiaro: soltanto uno, il più forte, sarà il vincitore.

Mondiali di Innsbruck ricchi di salite: il sogno degli scalatori e di Vincenzo Nibali

Il prossimo 30 settembre si terrà la rassegna iridata che costituisce, in questo momento, il sogno di numerosi ciclisti. I Mondiali di Innsbruck saranno tra le manifestazioni più difficili degli ultimi 30 anni, nell’ambito dei Mondiali, con un percorso degno di un grande giro.

258,5 chilometri totali di percorso, con un dislivello di 4670 metri. Il percorso sarà il sogno degli scalatori, in grado di poter sfruttare a loro favore le continue salite dell’intero percorso. Tra coloro che possono sognare la maglia arcobaleno, c’è di sicuro Vincenzo Nibali, che ha più volte dichiarato che quello di Innsbruck è il suo obiettivo stagionale. Insieme a lui Fabio Aru, Gianni Moscon e tutti coloro che saranno selezionati dal CT Davide Cassani.

Il percorso dei Mondiali di Innsbruck nel dettaglio

Si partirà da Kufstein, con primi 80 chilometri di linea che saranno caratterizzati dalla dura salita di Gnadenwald (2,4km al 10,5% di pendenza media dopo 60 chilometri dal via). Sarà poi la volta di un circuito lungo 23,9 chilometri, da ripetere per ben sei volte. Il circuito sarà caratterizzato dalla presenza dell’ascesa di Igls: 7,9km al 5,7% di pendenza media.

Il tratto finale, a 31 chilometri dal traguardo, sarà caratterizzato ancora dalla stessa salita e poi dal durissimo strappo di Gramartboden: 2800 metri con pendenza media dell’11,5% e massima del 27%. A 8 chilometri dal traguardo, i ciclisti dovranno poi affrontare la discesa.