Carl Grove: ciclista trovato positivo a 90 anni, perso il record del mondo

Ha un nome e un cognome che, fino a pochissimo tempo fa, erano sconosciuti nel mondo del ciclismo. Adesso, dopo una storia che l’ha visto prima primeggiare, poi essere affossato, il nome di Carl Grove è velocemente rimbalzato nei più disparati ambienti del ciclismo e non solo. Prima ancora che la stagione agonistica possa prendere avvio al 100%, si tratta di uno dei primi eventi destinati a rimanere nella storia del 2019.

Chi è Carl Grove, il 90enne che ha il ciclismo nel sangue

Lo statunitense Carl Grove ha un nome che, fine a poco tempo fa, era del tutto sconosciuto nel mondo del ciclismo ma che, dopo i recenti fatti, è destinato a non esserlo ancora.

A 90 anni il ciclista ha vinto i campionati nazionali statunitensi nella categoria 90-94 anni, ponendosi come un vero e proprio highlander della bicicletta. Il titolo vinto a luglio e il record del mondo del 90enne , però, non hanno un lieto fine.

La positività al test antidoping e la mancata squalifica

L’anziano è risultato, infatti, positivo ad un test antidoping effettuato al termine di una gara tenutasi in Pennsylvania: Grove ha assunto uno steroide anabolizzante, chiamato epitrembolone.

Lo statunitense ha organizzato, subito dopo il riscontro della positività, la sua difesa asserendo che la sostanza è stata assunta involontariamente, con il classico caso della carne contaminata. La sua tesi è stata accolta, e la squalifica inizialmente prevista non è arrivata.

Revocata la vittoria ai campionati nazionali e il record del mondo

Tuttavia, le regole ferree del ciclismo rimangono tali nonostante la mancata squalifica, e lo statunitense ha perso il primato ai campionati nazionali (conquistati a luglio) e, naturalmente, il record del mondo.

Tuttavia, l’opportunità di riprovare ci sarà molto previsto, e Carl Grove potrà dimostrare ancora quanto vale nei circuito.