Alejandro Valverde alla Freccia Vallone 2015

All’interno video e interviste – Resta in mano ad Alejandro Valverde la Freccia Vallone. Il murciano della Movistar ha conquistato per la terza volta la classica del Muro di Huy, bissando il successo dell’anno scorso. La corsa è stata più battagliata nei km finale grazie al cambio di percorso anche se tutto si è deciso negli ultimi 200 metri del Muro di Huy. Purtroppo la corsa è stata segnata da tante cadute, in cui sono rimasti coinvolti anche Gilbert e Froome.

La corsa è andata via veloce con una fuga di De Gendt (Lotto-Soudal), Van Speybrouck (Topsport), Baugnies (Wanty), Honig (Roompot), Ratto (United Healthcare), Teunissen (Lotto-Jumbo) e Brice Feillu (Bretagne).

La corsa si è così stabilizzata, con il gruppo a controllare il distacco. La nota di croanaca più importante sono state le cadute, e in una di queste è rimasto coinvolto anche Gilbert, ripartito ma costretto al ritiro dopo qualche km. Un brutto colpo pensando alla Liegi di domenica prossima. Il passaggio sul Muro di Huy ad una trentina di chilometri dall’arrivo ha portato allo scoperto le seconde linee, con un attacco di Visconti (Movistar) e Luis Leon Sanchez (Astana), partito allo scollinamento. I due sono andati a riprendere e superare gli ultimi reduci della fuga, ma il gruppo non si è fatto sorprendere, con Etixx e Katusha pronte a reagire. All’imbocco della nuova cote de Cherave la situazione si è così ricompattata.

https://www.youtube.com/watch?v=f7Cv1Vxo2iU

La nuova salita ha dato una scossa al finale di corsa che non è stato così solo attesa del Muro di Huy. Nibali (Astana) ha provato ad alzare il ritmo, ma è stato un bello scatto di Tim Wellens (Lotto Soudal) a fare la differenza. Giampaolo Caruso (Katusha) ha provato ad inserirsi, ma il giovane belga è filato via a doppia velocità nella discesa e nel breve piano verso il Muro di Huy. Il gruppo, ormai ridotto ad una trentina di unità, ha comunque reagito tenendo Wellens a tiro. E nonostante un’azione ragguardevole Wellens si è così visto raggiungere a metà del muro finale, con tutti i big, Valverde e Rodriguez in primis, schierati in rampa di lancio.

L’attesa è stata lunga, perchè solo sull’ultima rampa, a 150 metri dall’arrivo, Valverde ha finalmente rotto gli indugi. Una volata più che un attacco, a cui gli altri, e soprattutto Rodriguez, non hanno potuto controbattere. Bello comunque il finale del giovane francese Alaphilippe (Etixx), atteso come scudiero di Kwiatkowski e invece pronto a giocarsi le sue carte con i più forti in una giornata non particolarmente propizia per il Campione del Mondo. Sempre solido Albasini (Orica) al terzo posto, poi Rodriguez che forse avrebbe dovuto anticipare Valverde, ma crediamo sia soprattutto concentrato sulla Liegi di domenica e non voglia scoprirsi troppo. Per Nibali niente da fare, la condizione sta crescendo, ma sembra ancora lontana dal top e su un percorso già di per sè poco adatto alle sue caratteristiche non ci si aspettava un grande risultato.

https://www.youtube.com/watch?v=ufV-zPkRhFk

1 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 5:08:22
2 Julian Alaphilippe (Fra) Etixx – Quick-Step
3 Michael Albasini (Swi) Orica GreenEdge
4 Joaquim Rodriguez (Spa) Team Katusha
5 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha
6 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale 0:00:04
7 Sergio Luis Henao (Col) Team Sky
8 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
9 Tom Jelte Slagter (Ned) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
10 Wilco Kelderman (Ned) Team LottoNL-Jumbo
11 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo 0:00:08
12 Rinaldo Nocentini (Ita) AG2R La Mondiale 0:00:10
13 Dylan Teuns (Bel) BMC Racing Team
14 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 0:00:13
15 Enrico Gasparotto (Ita) Wanty – Groupe Gobert
16 Jonathan Hivert (Fra) Bretagne-Séché Environnement 0:00:16
17 Mathias Frank (Swi) IAM Cycling
18 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team
19 Bauke Mollema (Ned) Trek Factory Racing 0:00:19
20 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team

LE INTERVISTE

Alejandro Valverde: “Il Muro di Huy è una salita che mi piace veramente e posso solo essere felice di tornare a vincere qui. E’ stata una giornata estenuante, con molto nervosismo, molte cadute … da tempo non ricordavo una corsa così difficile per la tensione. Non so cosa sia successo, ma ci sono state molte cadute, è stata una giornata davvero pericolosa. Abbiamo sempre avuto tutto sotto controllo fin dall’inizio, abbiamo lavorato in gruppo e poi mandato Giovanni Visconti in fuga. Con la salita di Cherave molti sono arrivati più stanchi al Muro di Huy e questo si è stato notato alla fine. Sulla salita ho cominciato molto ben posizionato e ho deciso di impostare il mio ritmo, e cambiare ritmo alla fine. A 200 metri era chiaro che avrei potuto essere il vincitore, perché sapevo di avere ancora qualcosa da dare fino al traguardo. Vincere qui tre volte mi rende molto felice, e ancora di più mantenere questa regolarità: l’altro giorno secondo all’Amstel, ora primo alla Freccia … e vedremo cosa succederà domenica a Liegi. E’ davvero una bella gara, forse quella che mi piace e che mi si addice meglio delle tre e io sogno di essere davanti anche lì. Sono emozionato, ma soprattutto ho una grande tranquillità. Abbiamo preso un secondo posto e una vittoria e questo deve darci tranquillità per affrontare la Liegi con garanzie”.

Julian Alaphilippe: “Questa è la mia prima volta alla Freccia Vallone, non avevo mai fatto il Muro di Huy prima. Sono sorpreso e felice per il mio secondo posto dopo una grande performance del team. Il mio obiettivo era quello di aiutare Michal Kwiatkowski ad essere nelle prime posizioni prima del Muro. La Côte de Cherave ha creato un finale teso. Un sacco di corridori hanno attaccato. Il mio compito era quello di seguire gli attacchi a sostegno di Michal. Sul Muro di Huy è arrivato un gruppo numeroso, uno scenario diverso rispetto agli anni precedenti. Sul Muro di Huy mi sono trovato molto ben posizionato, avevo grandi gambe in salita e la caratteristica del Muro rende difficile combattere nel finale se non si parte nelle prime posizioni. Così il mio Direttore Sportivo mi ha detto di andare per la vittoria, perchè ero in ottima posizione e con una buona condizione. Ho fatto tutto quello che potevo, ma con Valverde su questa salita non c’era proprio nessun modo per colmare il distacco. Ha meritato la vittoria oggi. Sono ancora un giovane corridore che sta cercando di acquisire esperienza e sono felice di poter essere lì sia per aiutare il mio compagno di squadra, e anche di provare se c’è la possibilità per me nel finale. Un giorno mi piacerebbe provare a vincere questo tipo di corse, che adoro. Ora ci concentreremo sulla Liegi-Bastogne-Liegi. E’ un’altra corsa che non ho mai fatto prima, quindi sono curioso. Spero di giocare un ruolo importante nella strategia di squadra per aiutare Michal”.

Joaquim Rodriguez: “Lo scenario sulla salita finale non era come volevo che fosse. Mi sentivo bene, ma sono rimasto bloccato un po’ nel punto in cui avrei preferito attaccare. E’ stata anche una scalata estremamente veloce del Muro. Alla fine ero in una buona posizione, ma con quella velocità non c’era più modo di attaccare. Quando ho visto Valverde partire a 100 metri dal traguardo ho capito che era finita. La cosa buona è che le mie gambe vanno molto bene. Devo ringraziare tutti i miei compagni di squadra per il loro sostegno per tutto il giorno. Domenica sarà un’altra gara. Ora sono già molto motivato per Liegi”.