Alberto Contador: “Mi sono isolato dal mondo”

Alberto Contador
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Il miglior Alberto Contador da almeno un paio d’anni in qua. Ieri tra Passo Lanciano e Muro di Guardiagrele il fuoriclasse madrileno è tornato a dare spettacolo come solo una volta era riuscito a fare dal rientro dalla squalifica. Quella volta era stata a Fuente Dè, alla Vuelta Espana di due anni fa.

Ma se allora aveva giocato un ruolo determinante la strategia, un attacco a sorpresa, quasi un’imboscata con i compagni all’attacco pronti a trascinarlo via, qui è stata una battaglia diretta, una dimostrazione chiara e indiscutibile di superiorità.

Possiamo dirlo senza dubbi: quello di Guardiagrele è stato il miglior Contador di questa seconda fase di carriera, quella del post-squalifica. Lo si era visto subito ad inizio stagione: un Contador sereno ma concentratissimo, più determinato che mai, che si è messo alle spalle i troppi problemi che hanno reso la sua carriera un percorso ad ostacoli e dalla Tirreno ha lanciato un segnale molto forte agli avversari.

Così Alberto Contador ha spiegato quella che lui non vuole definire una rinascita, ma che certo è un ritorno al top: “La preparazione è stata ottima quest’inverno. Mi sono isolato dal mondo per trovare quella pace che mi ha consentito di prepararmi al meglio. Ho cercato di non prendere impegni e di dedicarmi totalmente agli allenamenti. Ho fatto tante salite e cercato di tenere la bocca chiusa per non prendere peso. Il peso è ok ma devo ancora migliorare il tono muscolare e il ritmo per provare a vincere gli altri obiettivi della stagione”.

Quasi un avvertimento, dunque: Contador ha ancora margine. Chris Froome e gli altri campioni che puntano al Tour de France cosa ne penseranno?