Vuelta Espana, infortuni e ritiri

Nel giorno di riposo in attesa della cronometro di domani, la Vuelta Espana vede assottigliarsi il numero dei corridori. Tutto per colpa di due cadute occorse ieri, addirittura nella zona neutralizzata, prima del chilometro zero. Subito si sono dovuti ritirare Boivin, Losada, De Clerq, Markus. Domani non ripartirà Matteo Montaguti, e sono molti altri, come Zubeldia o Barguil, che dovranno stringere i denti per cercare di rimanere in corsa.

Montaguti soffre per un forte colpo preso all’anca e al bacino, Le prime radiografie hanno escluso fratture, ma il corridore sarà sottoposto a nuovi esami nei prossimi giorni.

A spiegare cosa è successo in quel tratto neutralizzato, insolitamente lungo, ben 16 km, è Alberto Losada, ritirato con una frattura alla testa del radio: “Ci sono state due cadute nella zona neutralizzata e io sono rimasto coinvolto nella seconda. Flecha è caduto davanti a me gli sono finito addosso. Il tratto neutralizzato doveva essere di 8 km, poi invece è stato ampliato a 16 perchè c’erano dei pericoli nel primo tratto di percorso. Ma se la corsa fosse stata lanciata non ci sarebbero state queste cadute. Nei tratti neutralizzati si va più rilassati, meno concentrati, ed è più frequente arrivare al contatto”.

Bart De Clerq, anche lui caduto e ritirato per una ferita al ginocchio, testimonia invece sulla caduta più numerosa: “Anche se era un tratto neutralizzato si andava fortissimo, a circa 50 all’ora, in discesa. Non ho visto cosa ha causato la caduta, forse uno spartitraffico, ma alcuni corridori mi sono caduti davanti, c’è stato il panico, tutti hanno frenato, ma a causa della velocità non siamo riusciti a fermarci. Speravo in una buona classifica in questa Vuelta, in un attimo è finito tutto”.