News Ciclismo, Quintana spiega il suo attacco alla Vuelta 2015

Un attacco che non ha fatto danni

Quando è scattato per primo tra i favoriti della Vuelta 2015 verso il traguardo di Caminito del Rey sembrava che Nairo Quintana volesse mettere da subito in chiaro chi poteva essere il vero padrone della corsa, ma nel finale il colombiano si è dovuto arrendere alla legge di Esteban Chaves perdendo secondi preziosi e arrivando sul traguardo insieme a Joaquin Rodriguez, con pochi secondi guadagnati su tutti gli altri.

Colpa del caldo, ma andrà sino in fondo

Questa mattina Nairo Quinta è tornato a parlare della tappa analizzando quello che è andato bene e cosa non lo ha convinto: “Nel finale ho provato a fare la differenza, ma la benzina si è esaurita dopo l’attacco. Volevo andare avanti ma non ci sono riuscito perché il grande caldo mi ha condizionato negli ultimi chilometri. Il mio attacco comunque dimostra che sono qui per vincere la corsa, anche se correre nel giro di due mesi Tour de France e Vuelta per me sia un’esperienza nuova. E comunque qualcosa sui miei rivali l’ho guadagnato”.

Un messaggio per Valverde?

L’impressione è che l’attacco fosse anche un messaggio al suo primo rivale, Alejandro Valverde che come lui in maglia Movistar ha grandi ambizioni per la classifica finale e che ha perso una decina di secondi da Quintana. Solo schermaglie però, perché almeno per qualche giorno ora prenderanno la scena i velocisti e gli uomini di classifica staranno a guardare”.