Noene, plantari e grip

Come sappiamo bene tutti noi che pedaliamo, i punti di contatto tra il corpo e la bicicletta sono particolarmente messi sotto pressione. Noene ci permette di lavorare in maniera efficace ma nel contempo di trovare un maggior confort con i suoi plantari e il grip. Noene è un materiale speciale, una gomma con caratteristiche diverse dagli elastomeri tradizionali. La sua caratteristica principale è la viscoelasticità che gli conferisce un’elevata capacità di ammortizzazione. 

I plantari e le solette sono sottili e leggerissimi e sono utilizzabili in svariati sport, ma anche nella normale vita di tutti i giorni. Il grip Noene è un nastro da applicare al manubrio, si può utilizzare sotto il tradizionale nastro manubrio, per potenziare l’ammortizzazione.

I prodotti Noene sono utilizzati da campioni e appassionati di molti sport.

Questa è la testimonianza di Valentina Marchei, pattinatrice olimpica a Sochi 2014:

“Nell’estate del 2009 ho alzato gli standard qualitativi e quantitativi del mio lavoro e per la prima volta ho accusato dolori alla schiena. Alla mattina, quando mi svegliavo, mi sentivo compressa. Una spiacevole sensazione. Il pattinaggio, d’altra parte, propone molte situazioni problematiche, che normalmente sono riuscita a gestire, al contrario di questa volta, in cui ho dovuto decisamente aumentare le sedute dal chiropratico… Quest’anno mi sono allenata con la stessa intensità , ma non ho avvertito gli stessi fastidi. Il periodo di sollievo è coinciso con l’inserimento di speciali, seppur semplici, solette all’interno dei pattini. Da qualche tempo, infatti, uso pattini dell’Edea, marchio col quale mi trovo molto bene, che ha cominciato a collaborare con Noene, consigliando gli speciali plantarini forniti dall’azienda svizzera.

Da quando li ho inseriti i fastidi diffusi, soprattutto quelli alla schiena, sono praticamente spariti. All’inizio, in verità , mi è parso di non avvertire alcun beneficio, ma dopo una settimana ho cominciato a notare qualche differenza.

Solette magiche? Ho anche pensato a una sorta di effetto placebo, di condiziona mento mentale. Fino al giorno in cui ho dovuto cambiare i pattini, passando a un paio nuovo. Ho dimenticato di trasferire le solette e per un paio di giorni sono tornata ad accusare strani fastidi alla schiena. Finchè ho realizzato… Reinserite le solette ho ricominciato a volare.”

I plantari Noene sono molto usati anche dai podisti, altro sport dove l’impatto tra piede e terreno può risultare traumatico senza le dovute precauzioni. Questa è la testimonianza dell’ultramaratoneta Maria Ilaria Fossati.

“Ho notato una buona riduzione di tutti quei dolori da impatto alla pianta del piede, specie al metatarso, con possibilità di utilizzare anche scarpe più “leggere” e meno protettive per distanze maggiori. Prima non potevo, dopo un po’ l’impatto ripetuto mi penalizzava e mi infastidiva. Anche se in linea di massima non amo le scarpe leggere, ma tendo sempre a proteggermi piuttosto il piede, l’uso delle solette mi ha permesso di osare in qualche gara con scarpe più leggere che non mi sarei mai permessa prima. Il vantaggio sulla prestazione sarebbe stato annullato dal crescente dolore alla pianta del piede. Sugli allenamenti lunghi o gare su strada non ho più accusato affaticamento o dolore da impatto alla pianta del piede, specie a livello del metatarso e delle dita. Credo che possano contribuire alla prevenzione di alcune patologie da sovraccarico.”

Per quanto riguarda il ciclismo l’uso del grip e delle solette taglia in maniera sostanziale le vibrazioni che la strada trasmette al corpo, rendendo la pedalata più piacevole e confortevole. Questa è la recensione effettuata per un nostro precedente sito, Cyclingforall.net, per il quale avevamo testato il grip e i plantari Noene:

“Sono rimasto stupefatto da questa prova infatti nastri di appena un millimetro di spessore possono modificare in maniera sostanziale il confort in bicicletta riducendo drasticamente la quantità di vibrazione trasmesse dal telaio al corpo per non parlare dei plantari AC2 ! Con questi ultimi correndo a piedi si riduce drasticamente lo stato di affaticamento plantare e in bici sembra di non spingere con il solo metatarso sul perno pedale ma con tutta la pianta del piede , incredibile!!”.