Tour de France, Froome e Contador soddisfatti

Qualche mugugno per la difficile e pericolosa tappa del pavè, ma il percorso del Tour de France 2014 ha raccolto ottimi consensi. Un percorso che lascerà spazio un po’ a tutti i corridori, come analizza il campione uscente Chris Froome: “C’è un po’ di tutto  ed è un bene per il Tour. Mi piace ed è quello che serve”.

“Il pavè renderà la corsa interessante fin dalla prima parte. Per la corsa è una buona cosa, per noi corridori è un po’ rischioso, potrebbero esserci cadute e incidenti meccanici” spiega con una certa preoccupazione Froome, felice però di tornare a La Planche des Belles Filles dove conquistò la sua prima vittoria di tappa: “Fu una giornata speciale per me. Sarà la prima tappa di salita, come quella volta, e sarà una giornata importante per i corridori di classifica. Ci saranno tante salite in questa tappa e potrebbero uscire delle grosse differenze. Anche la crono potrebbe fare distacchi importanti, è lunga e quasi interamente pianeggiante”.

Stessa lunghezza d’onda per Alberto Contador a proposito della cronometro. Anche per lo spagnolo, pur essendoci una sola tappa contro il tempo, la lunghezza e il tipo di percorso potrebbero risultare determinanti ai fini della classifica finale: “Si può dire che c’è più crono quest’anno dell’anno scorso perchè allora la seconda fu di montagna. Ne avrei preferite due più corte, con delle salite, come nella passata edizione”. In un’analisi più generale Contador afferma che “il percorso mi piace, anche se la cosa più importante sono le gambe ed arrivare in un’ottimo momento di forma. La prima giornata difficile sarà Arenberg, poi anche i Vosgi avranno un ruolo importante. Le due tappe alpine sono determinanti e i Pirenei molto duri, con tappe corte ma con tante salite. E’ un percorso equilibrato, sarà importante avere una squadra forte ed io l’avrò.”