Alberto Contador: Bisogna attaccare tutti i giorni

All’interno video e 4 interviste – Il vero attacco alla maglia gialla di Chris Froome è stato spostato sulle Alpi, se mai i suoi rivali troveranno la situazione e l’occasione per farlo. Intanto nel tappone di Plateau de Beille può essere già considerato un buon successo aver pareggiato i conti per Quintana, Valverde, Contador e Van Garderen viste le premesse con cui ci si avvicinava a questa tappa dopo lo strapotere dimostrato due giorni fa da Froome. Ma non sarà certo facile vista la straordinaria prova di forza che anche oggi ha dato la Sky.

E’ stata una buona giornata per Vincenzo Nibali: il siciliano ha finalmente trovato una certa efficienza, forse complici anche le condizioni meteo nel finale di tappa, ed è riuscito a rimanere attaccato ai più forti. La scelta sembra ormai fatta: Nibali continua a giocare le sue opzioni per la classifica finale, nonostante il podio sia un miraggio ed anche il piazzamento nei primi cinque appaia lontanissimo. Ma probabilmente Nibali ha bisogno di sentirsi in lotta con i più forti piuttosto che uscire di classifica e cercare una vittoria di tappa partendo in una fuga da lontano.

La scelta di lasciar perdere la classifica e puntare ai traguardi di giornata si è invece rivelata redditizia per Joaquim Rodriguez, che a Plateau de Beille ha centrato il suo secondo successo di tappa. E il bottino di Purito, che può avere nel mirino anche la maglia a pois, potrebbe crescere.

Ecco le interviste da Plateau de Beille

Alberto Contador, Tinkoff Saxo: “E’ stata una giornata difficile, prima molto caldo, poi la pioggia. Ma a poco a poco mi sono sentito meglio. Eravamo tutti più o meno allo stesso livello. Ho provato ad attaccare ma non ha funzionato. Bisogna provare ad attaccare tutti i giorni, spero che nella terza settimana le mie sensazioni siano migliori. Oggi c’era anche vento contrario ed era difficile attaccare una squadra come la Sky”.

Chris Froome, Sky: “Non mi aspettavo un cambio del tempo così improvviso. Personalmente preferisco il caldo. Abbiamo fatto un ottimo lavoro di squadra e nel finale avevo ancora Porte e Thomas. Ho provato un attacco per vedere chi era al limite, ma erano tutti abbastanza freschi”

Joaquim Rodriguez, Katusha: “Dopo le prime due tappe pirenaiche il mio morale era basso. Ieri sono caduto e mi fa ancora male l’anca. L’unico modo per provare a vincere oggi era entrare in fuga. Ero venuto al Tour per fare classifica ma visto che sono fuori dai giochi punto alle tappe. Io vivo a 50 km da qui, sono venuto su questa salita un migliaio di volte, ho sempre sognato di vincere qui. Negli ultimi km sono riuscito a gustarmi il successo, anche se non direi che è stato un finale facile. Per me significa molto aver vinto due tappe al Tour. Non ho mai vinto un grande giro, ma questo non significa che non lo merito. Non ho avuto la fortuna che è il marchio dei grandi campioni”.

Nairo Quintana, Movistar: “E’ stata una giornata difficile, con salite dure e sbalzi di temperatura. La pioggia non ha aiutato. Abbiamo provato, sia io che Valverde ma Froome si è difeso molto bene, ha controllato gli attacchi di tutti. Spero di mantenere questo livello perchè possono accadere ancora delle belle cose”.