Matej Mohoric fenomeno Mondiale

Gli under sul muro di Via Salviati
Gli under sul muro di Via Salviati

Che numero il giovanissimo sloveno Matej Mohoric! Già Campione del Mondo tra gli juniores nella scorsa stagione a Valkenburg, Mohoric ha bissato il titolo al suo primo anno nella categoria superiore, tra gli Under 23. Un’impresa unica, anche per la superiorità schiacciante che il ragazzo sloveno, dal prossimo anno in Cannondale, ha dimostrato negli ultimi 20 km.

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Dopo una prima fase con scatti e controscatti la corsa ha trovato una fuga di sette corridori con l’eritreo Teshome, lo sloveno Bostner e il lettone Flaksis che sono stati i più tenaci tenendo la testa fin quando il MOndiale si è veramente acceso. Sono stati i francesi a comandare la corsa, ma anticipando un po’ i tempi. Gougeard è stato il primo a muoversi, seguito poi da Chevrier. Il gruppo, sempre più ridotto, è tornato sotto, ma i transalpini hanno riprovato con Dassonville, raggiunto da Ludvigsson, Van Baarle e Sutterlin. Nel penultimo passaggio dalla salita di Fiesole è stato quindi il capitano dei francesi Alaphilippe a completare la strategia aggressiva attaccando in vista dello scollinamento.

Con una discesa al fulmicotone Alaphilippe si è portato davanti rimanendo da solo sul successivo passaggio sul muro di via Salviati più per sfinimento degli altri che per un’azione irresistibile. Mentre gli azzurri cercavano di rimediare ad una corsa sfuggita di mano è partito lo show di Matej Mohoric. Con il gruppo sparpagliato il 19enne sloveno ha piazzato il suo attacco andando a raggiungere Alaphilippe subito dopo il muro.

Matej Mohoric
Matej Mohoric

Al suono della campana la coppia al comando è transitata con venti secondi su un gruppo ridotto ad una trentina di unità, con gli azzurri che hanno dovuto prendere in mano la situazione per salvare il salvabile. Anche l’uomo più veloce, Zordan, si è messo in testa a tirare, dopo il lavoro di Bettiol e Formolo, mettendosi a disposizione di Villella, ormai capitano unico. Ma davanti Mohoric ha impressionato guidando tutta la salita di Fiesole con passo impeccabile. Alaphilippe è stato sfilato di ruota, il gruppo ha recuperato terreno, ma il sudafricano Meintjes che si è messo alla rincorsa è stato rimbalzato via da Matej Mohoric.

Uno spettacolo anche in discesa il giovane sloveno, che ha azzardato posizioni ardite con grande sicurezza. Mohoric ha ricostruito una quindicina di secondi di vantaggio, gestendo il muro di via Salviati e arrivando sul rettilineo finale con tutto il tempo necessario a festeggiare.

Al pro Meintjes è rimasto un buon secondo posto, risultato notevole per il continente africano, mentre la volata per il bronzo è andata al norvegese Enger sull’australiano Ewan. Poca gloria per Villella, sesto. E’ stato un Mondiale non molto brillante per i nostri. Bravo Scartezzini a controllare la prima parte di corsa, anche se il compito si è rivelato non troppo impegnativo. Quando sono partite le azioni importanti poi gli azzurri non hanno mai trovato le gambe o la determinazione per muoversi, finendo per fare una dispendiosa gara di rincorsa. Qualche nota sul percorso, che si è confermato impegnativo e adatto anche a soluzioni da lontano.

1. Matej Mohoric (Slovenia)
2. Louis Meintjes (Sudafrica)
3. Sonder Enger (Norvegia)
4. Caleb Ewan (Australia)
5. Toms Skujins (Lettonia)
6. Davide Villela (Italia)
7. Dylan Van Baarle (Olanda)
8. Silvio Herklotz (Germania)
9. Julian Alaphilippe (Francia)
10. Patrick Konrad (Austria).