Giro d’Italia 2015, la volata finale

Meno sei tappe alla fine del Giro d’Italia 2015. Il giorno di riposo a Madonna di Campiglio è il momento per fare il punto della situazione, capire cosa potrà ancora offrire la corsa e ascoltare voci e commenti dei protagonisti. 

Ciao Porte – Finisce nella maniera più mesta il Giro d’Italia di Richie Porte, che domani non ripartirà per la tappa dell’Aprica. L’australiano contava di dare una svolta alla sua carriera potendo finalmente avere il ruolo di leader della corazzata Sky, ma alla prova dei fatti gli episodi sfortunati e la poca capacità di reagire l’hanno tolto di mezzo ben presto. “Sono stato sfortunato, la foratura e la penalità, ma soprattutto la caduta di venerdì” spiega il tasmaniano “Quella caduta mi ha causato un grande dolore sia nella crono che nella tappa di ieri. I medici mi hanno consigliato di ritirarmi. E’ una grande delusione perchè il Giro d’Italia era il grande obiettivo della mia stagione. Ora il mio piano è di riposare per qualche giorno e poi cercarde di essere pronto per il Tour de France”. Tour dove Porte tornerà ad essere il classico numero due all’ombra di Chris Froome.

Aru a Marostica
Aru a Marostica

Aru: Com’è  dura contro Contador! – Una grande squadra non basta alla Astana per mettere in difficoltà la maglia rosa Alberto Contador. Lo si è visto nelle tappe appenniniche e soprattutto ieri, quando la supremazia della Astana è stata impressionante, ma al tempo stesso mai è sembrata mettere in pericolo Contador. Come può fare la Astana di Aru e Landa per provare a vincere il Giro d’Italia? Crediamo che l’unico modo sia attaccare da molto lontano proprio con Landa o con Aru. Abbiamo visto che la Tinkoff è molto forte in pianura e sui terreni mossi, ma sulle grandi montagne tutti e tre gli uomini che dovrebbero essere al fianco di Contador (Basso, Rogers e Kreuziger) sono al di sotto delle attese, ma la maglia rosa ha una superiorità individuale su tutti gli altri da poter gestire ugualmente la situazione. Pensiamo che solo un attacco da lontano di Aru o Landa potrebbe avere qualche chance di sovvertire la supremazia di Contador, costringerlo a faticare in prima persona e renderlo vulnerabile nel finale. Ma è una strategia difficile e rischiosa, pensando anche che la Astana con una strategia più lineare ha grandi chance di portare due corridori sul podio di Milano, e sarebbe un grandissimo risultato.

Se la Astana vuole provare a vincere il Giro deve portare Contador su un terreno che non sia la sfida diretta sulla salita finale, perchè così è sconfitta in partenza. Serve fantasia, forza e un pizzico di follia. Fabio Aru sembra voler guardare ancora in alto in queste ultime sei tappe: “Davanti a me ho il corridore più forte degli ultimi dieci anni per le corse a tappe. Contador è difficile da battere. Quello che posso assicurare è che ci proveremo fino a Milano. Manca non solo il Mortirolo, ma anche Cervinia, il Finestre, Sestriere. E’ una buona situazione. Temevo un po’ questa tappa di Campiglio perchè veniva dopo lo sforzo della crono ma ho reagito bene”.

Androni sempre in fuga – C’era da scommetterci: la Androni Sidermec è stata la squadra più presente nelle fughe in queste prime due settimane di Giro d’Italia. Gli uomini di Gianni Savio non hanno perso un’occasione per mettersi in mostra e cercare il risultato di giornata, nonostante diversi colpi di sfortuna. “Avremmo meritato una vittoria di tappa” ha dichiarato il Team Manager Gianni Savio “Abbiamo sfiorato il successo con Oscar Gatto a Forlì e con Franco Pellizotti all’Autodromo di Imola e a Vicenza dove il nostro capitano è stato raggiunto in prossimità del traguardo. Siamo stati condizionati da problemi fisici di alcuni corridori, tra i quali Tiziano Dall’Antonia e Oscar Gatto, costretti al ritiro, ma abbiamo saputo reagire e ci siamo messi in evidenza in più occasioni. Con lo stesso spirito affronteremo l’ultima settimana della Corsa Rosa. Complimenti ai ragazzi che hanno interpretato ogni tappa con impegno e determinazione e un grazie di cuore a tutti i tifosi che ci hanno finora sostenuto con grande passione”.

Haussler: Com’è difficile il Giro – C’è il Giro di chi lotta per vincere la maglia rosa e le tappe, quello che tutti vediamo in tv. Ma c’è anche quello delle retrovie, dove si pedala con tanta fatica per riuscire a rimanere nel tempo massimo sulle montagne e trovare poi qualche spiraglio nelle tappe più facili. Il Campione d’Australia Heinrich Haussler ha scoperto quest’anno il Giro d’Italia, al debutto nella corsa rosa dopo aver corso per quattro volte il Tour de France. “Questo è il mio primo Giro e posso dirvi che non c’è confronto in termini di difficoltà rispetto del Tour de France” ha commentato Haussler “C’è stata bagarre tutti i giorni su tutte le tappe. Io sono caduto nella prima tappa insieme a molti miei compagni. Poi mi sono ammalato nel primo giorno di riposo ed ho sofferto per rimanere nel tempo massimo. Ora sono tornato ad un buon livello, ma non è sufficiente pensando a salite come il Mortirolo o il Finestre senza menzionare le altre di cui non ricordo nemmeno il nome. Oggi ho pedalato due ore perchè siamo alla vigilia della tappa più difficile, ci sarà molto da fare, quindi se oggi non faccio niente il mio corpo non sarà in grado di sostenere lo sforzo di domani. Da qui alla fine del Giro non avremo molte occasioni, i velocisti pensano già a Milano. Io non vedo l’ora di tornare a casa dalla mia compagna e dai miei due gemelli”.

La classifica

1 Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo 60:01:34
2 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:02:35
3 Andrey Amador (CRc) Movistar Team 0:04:19
4 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team 0:04:46
5 Leopold Konig (Cze) Team Sky 0:06:36
6 Yury Trofimov (Rus) Team Katusha 0:06:58
7 Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team 0:07:10
8 Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal 0:08:20
9 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team 0:09:53
10 Alexandre Geniez (Fra) FDJ.fr 0:10:03
11 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto Soudal 0:10:05
12 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo 0:10:31
13 Ryder Hesjedal (Can) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:11:17
14 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:11:42
15 Rigoberto Uran (Col) Etixx – Quick-Step 0:12:15
16 Ion Izagirre (Spa) Movistar Team 0:14:10
17 Damiano Cunego (Ita) Nippo – Vini Fantini 0:15:48
18 Amaël Moinard (Fra) BMC Racing Team 0:16:07
19 Mikel Nieve (Spa) Team Sky 0:16:33
20 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:17:01
21 Davide Formolo (Ita) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:17:06
22 Dario Cataldo (Ita) Astana Pro Team 0:18:53
23 Darwin Atapuma Hurtado (Col) BMC Racing Team 0:19:41
24 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team 0:23:56
25 Carlos Betancur (Col) AG2R La Mondiale 0:29:48
26 Diego Rosa (Ita) Astana Pro Team 0:30:53
27 Richie Porte (Aus) Team Sky 0:35:57
28 Sébastien Reichenbach (Swi) IAM Cycling 0:43:53
29 Andre Cardoso (Por) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:46:56
30 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo 0:52:04.