Giro d’Italia 2014 Belluno Rifugio Panarotta

Giro d'Italia 2014 Belluno Rifugio Panarotta, altimetria
Giro d’Italia 2014 Belluno Rifugio Panarotta, altimetria

Giovedì 29 maggio 18° tappa Giro d’Italia 2014 Belluno Rifugio Panarotta 171 km

Inizia da Belluno il trittico finale del Giro d’Italia 2014. Rifugio Panarotta, Monte Grappa e Monte Zoncolan daranno le sentenze finali sul Giro. Anche se non c’è un vero e proprio tappone da cinque colli, sono tre tappe difficili e selettive in cui la classifica potrà ancora essere completamente rivoluzionata.

Giro d’Italia 2014 Belluno Rifugio Panarotta, cronotabella

Giro d’Italia 2014 Belluno Rifugio Panarotta, 18° tappa – Il percorso

GIro d'Italia 2014 Belluno Rifugio Panarotta, planimetria
GIro d’Italia 2014 Belluno Rifugio Panarotta, planimetria

E’ duro ma non impossibile. Le tre salite sono sparse per tutto il percorso, inframezzate da ampi tratti di recupero. Dopo la partenza da Belluno, il canale di Agordo porta verso la prima salita, il classico Passo San Pellegrino. La salita vera e propria inizia dopo Falcade, dove restano ancora una decina di km di scalata con pendenze spesso in doppia cifra. La discesa porta verso val di Fiemme e di Fassa con un lungo tratto che non presenta grandi difficoltà. A Sover, dopo 108 km, un primo tratto di salita seguito da un falsopiano introduce al Passo del Redebus. E’ una salita di circa 5 km al 9% di media. Decisamente dura, ma dal Gpm mancheranno ancora 50 km all’arrivo. La discesa è lunga, ma abbastanza facile, molto veloce e porta la corsa in Valsugana. Qui si pedalano ancora una quindicina di km di fondovalle per arrivare a Levico Terme dove inizia la salita finale di quasi 16 km che porta al Rifugio Panarotta. Dopo i primi tre km facili la strada prende un andamento regolare, con pendenze impegnative, sull’8% di media e con punte sul 14%.

E’ un percorso nel quale molto probabilmente non succederà molto fino a metà della salita finale quando i corridori di alta classifica cominceranno a muoversi. L’unica altra possibilità è attaccare sul Redebus, ma per farlo bisognerà aver mandato prima al’attacco dei compagni di squadra da sfruttare nella discesa e soprattutto nel lungo fondovalle in Valsugana. Sarà in ogni caso una tappa importante, perchè la salita finale è impegnativa e dopo due settimane e mezzo di Giro d’Italia le differenze potrebbero essere significative.

Giro d’Italia 2014 Belluno Rifugio Panarotta, 18° tappa – Il territorio

Belluno, sede di partenza, sorge sul Piave, tra le Dolomiti feltrine e agordine e le Prealpi bellunesi. Centro della città è piazza del Duomo, dove sorgono i più bei palazzi di Belluno. Il Duomo conserva numerose opere d’arte di pittori come Jacopo da Bassano e Palma il Giovane. Bellunese era Dino Buzzati, scrittore affascinato dal ciclismo che ha raccontato il Giro con pagine epiche nell’epoca di Coppi e Bartali. Nei primi chilometri la tappa attraversa il parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, istituito nel 1990. Si pedala nella valle del Cordevole con le sue sponde altissime e rocciose. Stiamo entrando nel territorio incantato delle Dolomiti.

Falcade è un importante centro turistico che attraverso il Passo San Pellegrino conduce verso le valli trentine di Fiemme e di Fassa. Il Passo del San Pellegrino segna il confine tra Veneto e Trentino. Il suo valore turistico è sfruttato sia in estate, come sede di partenza per le escursioni attraverso sentieri militari sul gruppo dei Monzoni e l’area del Col Margherita, sia in inverno con la moderna area sciistica. Da vedere due caratteristici laghetti alpini, il Miralago e il San Pellegrino. Val di Fassa e Val di Fiemme sono altri territori noti per gli sport invernali. In particolare la Val di Fiemme ha ospitato per ben tre volte i Mondiali di sci di fondo. Dall’Altopiano di Pinè si sale poi il passo del Redebus per arrivare nella Valle dei Mocheni, dove è la presenza di un’isola linguistica germanofona.

La lunga discesa ci porta all’imbocco della Valsugana. Questo territorio, storicamente molto importante per la funzione di accesso a Trento dal Veneto, è punteggiato di numerosi e bei castelli. Il castello di Pergine è un tipico maniero dall’aspetto severo. E’ uno dei pochi castelli che non hanno subito modifiche successive alla costruzione. A Levico si trovano i resti di Castel Selva. Ormai già sulla salita che porta al Rifugio Panarotta, Vetriolo Terme è una delle più alte stazioni termali d’Europa.

Giro d’Italia 2014 Belluno Rifugio Panarotta, 18° tappa – I GPM

km 54.5 – San Pellegrino – m 1918 (1» cat.)
km 122.8 – Passo del Redebus – m 1457 (2» cat.)
km 171 – RIFUGIO PANAROTTA – m 1760 (arrivo – 1» cat.)

Giro d'Italia 2014 Belluno Rifugio Panarotta, la salita finale
Giro d’Italia 2014 Belluno Rifugio Panarotta, la salita finale

Giro d’Italia 2014 Belluno Rifugio Panarotta, 18° tappa – La storia

Tra le salite della tappa la più classica e ricca di storia è senz’altro il Passo San Pellegrino. Qui si è conclusa una tappa del Giro d’Italia 2006, vinta dallo spagnolo Juan Manuel Garate dopo una lunga fuga. Garate si inserì in una fuga da lontano insieme anche a Bettini, Di Luca, Voigt ed altri corridori. Sulla salita finale solo Garate e Voigt rimasero al comando, ma il tedesco dopo essere rimasto tutto il giorno a ruota in quanto compagno della maglia rosa Basso, non disputò la volata lasciando il successo a Garate.