Giro d’Italia 2017, la sesta tappa è di Silvan Dillier

Sarà che l’ultima settimana si annuncia terribile sempre che la neve permetta di rispettare pienamente il percorso del Giro d’Italia 2017, ma ancora una volta l’impressione è che gli uomini di classifica oltre che i cacciatori di tappe abbiano perso una bella occasione. Perché nella sesta tappa, sul traguardo delle Terme Luigiane, è stato premiato il coraggio di chi ci ha provato, come i cinque uomini che si sono sciroppati oltre 200 km di fuga ed è anche giusto che se la siano giocata Silvan Dillier (BMC) e Jesper Stuyven (Trek Segafredo), ultimi due di un’azione che comprendeva anche la prima maglia rosa Lukas Postlberger (BORA-Hansgrohe) e Simone Andreetta (Bardiani CSF), arrivati nell’ordine, oltre al compagno di Stuyven, Mads Pedersen, ripreso nel finale dal gruppo dei migliori.

Giro d’Italia 2017, Dillier beffa Stuyven mentre i big si marcano

Dillier, classe ’90, è un ottimo cronoman come dimostrano anche i due titoli mondiali vinti con la BMC nel 2014 e 2015, ma non alzava le braccia da quasi due anni, quando aveva vinto all’Arctic Race of Norway. Nella fuga è stato uno dei più attivi, facendole accumulare quasi 9 minuti quando il gruppo ha lasciato fare, e nel finale ha seguito come un’ombra Stuyven che è uomo da classiche del Nord ma ha anche un grande motore, resistendo al suo tentativo di rimonta negli ultimi 50 metri. Il gruppo è arrivato a 39”, regolato da Michael Woods (Cannondale-Drapac) su Adam Yates (ORICA-Scott) che è uno dei grandi battuti di giornata, con la maglia rosa Bob  Jungels (QuickStep Floors) ottavo e tranquillo leader della classifica anche se nessuno tra gli uomini di classifica si è staccato e sarà così almeno fino al BlockHaus di domenica.

Settima tappa del Giro d’Italia 2017, ad Alberobello sarà sprint

La settima tappa del Giro d’Italia 2017 è la Castrovillari-Alberobello, tappa di 220 km che si concluderà all’ombra dei trulli che tutto il mondo ci invidia, con un percorso tra terra e mare sicuramente suggestivo. Nessuna difficoltà altimetrica fino al chilometro 140 con il Bosco delle Pianelle, 17 km pedalabili con pendenze intorno al 3-4%, ma è anche l’unico GPM vero di giornata prima del finale ad Alberobello con un rettilineo d’arrivo in leggera salita che potrebbe far saltare i piani dei velocisti.