Rafal Majka: Avevo promesso di vincere

L’apoteosi ad una stagione da incorniciare. La conclusione del Giro di Polonia è stata la consacrazione di Rafal Majka ad eroe nazionale dello sport polacco. Due vittorie nelle tappe più difficili, che però non sono bastate per mettere al sicuro la classifica generale visto anche che i percorsi erano più di media montagna che quei tapponi alpini e pirenaici che l’hanno visto trionfare al Tour de France. Ma nella crono finale Majka ha offerto una prestazione di grande cuore, resistendo per 8” al ritorno di Ion Izagirre e regalando una grande gioia alla sua gente.

“Prima di tutto devo ringraziare i compagni di squadra che sono rimasti a lavorare in testa al gruppo per tutta la settimana” racconta un felicissimo Rafal Majka “L’anno scorso quando sono arrivato quarto la gente qui mi ha fatto sentire come se avessi vinto. Avevo promesso che quest’anno avrei vinto il Giro di Polonia e così ho fatto. Ho vinto due tappe e la classifica qui, nel mio paese, non ci sono parole per descrivere la gioia. Ma non ho vinto da solo, i miei compagni e il personale mi hanno aiutato molto. Quando si vuole vincere bisogna lottare e questo ho fatto nelle tappe di montagna, ho attaccato, ho vinto una seconda tappa e preso la maglia gialla. Oggi avevo pochi secondi ma ho combattuto ancora per poter vincere, per la mia famiglia, la mia ragazza, i miei compagni, per il pubblico polacco, la vittoria è dedicata a tutti loro. Ora dopo il Giro d’Italia, il Tour de France, il Giro di Polonia, correrò la Usa Pro Challenge in Colorado e poi mi prenderò un lungo periodo di riposo”.

Grande soddisfazione per la vittoria di Rafal Majka anche da parte di Cszeslaw Lang, ex campione polacco e direttore dell’organizzazione del Giro: “Finalmente un corridore polacco è tornato a vincere la classifica generale, è la prima volta che accade da quando la corsa è nel World Tour, nel 2005. Siamo orgogliosi perchè tutti i corridori hanno dato un grande spettacolo quest’anno. Majka ha fatto un grande risultato non solo per lui ma per tutta la Polonia. Penso che un giorno potrà vincere il Tour de France. Ha solo 24 anni e sta migliorando gradualmente. Nelle crono non è al’altezza dei migliori, ma è in grado di competere con gli altri scalatori. In salita ha dimostrato di poter vincere delle tappe molto difficili. Ed è un lottatore e un vincente nato”.