Milano Sanremo 2015, le interviste

L’incredulità di John Degenkolb, la delusione di Michael Matthews e quella di Fabian Cancellara. Ecco le reazioni dei protagonisti della Milano Sanremo 2015.

John Degenkolb: “Non riesco ancora a crederci. E’ stato incredibile. Sul Poggio siamo saliti molto forte e ho dovuto scavare tutto quello che avevo e soffrire, ma la mia forma era buona e il duro lavoro nelle ultime settimane e mesi ha pagato. Sono riuscito a scollinare in una buona posizione sul Poggio e ad evitare le cadute in discesa. Poi negli ultimi due chilometri era solo una lotta per la posizione basandosi sull’istinto. La squadra intera è stata grande per tenermi al riparo dal vento e rendere tutto più semplice. Poi alla fine Tom Dumoulin ha fatto un ottimo lavoro nel trovare la posizione per il Poggio. Sono davvero orgoglioso del risultato di oggi”.

Milano Sanremo 2015
Milano Sanremo 2015

Alexander Kristoff: “Penso che sono partito troppo presto, forse dovevo aspettare 50 metri per iniziare il mio sprint, ma non avevo altra soluzione perché ero in prima posizione. Luca Paolini è stato davvero grande oggi e ha fatto un lavoro impressionante sul Poggio e poi nel finale. Non potevo chiedere di più a lui. Onestamente per un momento ho pensato che avrei potuto vincere, ma John era troppo veloce alla fine e non ho potuto rispondere. Io ero al limite. Il finale saliva leggermente ed io ero molto stanco. La squadra è stata davvero grande oggi. Ringrazio tutti i ragazzi, e naturalmente, Luca. E’ stata una giornata dura. Non mi sentivo come l’anno scorso, ma comunque ero ancora forte. Sulla Cipressa ho avuto un momento difficile ma la squadra mi ha sostenuto bene. Poi sul Poggio Luca è andato davanti e mi ha fatto il ritmo di cui avevo bisogno. Certo che sono un po’ deluso, ma è normale dato che ero vicino alla vittoria. Ma forse più tardi sarò felice, perché è comunque un secondo posto alla Milano Sanremo”.

Josè Azevedo, Ds Katusha: “Penso che possiamo essere orgogliosi del modo in cui la nostra squadra ha fatto la corsa. La Katusha ha lavorato davanti per tutta la giornata. Abbiamo preso la responsabilità e tutti i ragazzi sono stati impressionanti. Luca Paolini è stato fantastico sul Poggio e nel finale Kristoff ha fatto un ottimo sprint. Abbiamo avuto un po’ di sfortuna con Alexander Kolobnev che è caduto poco prima della Cipressa. Era in gran forma e sono sicuro che avrebbe potuto aiutare Kristoff e Paolini sul Poggio”

Michael Matthews: “Come si è visto sulle salite della Cipressa e del Poggio avevo delle buone gambe quindi sono un po’ deluso. Era il mio primo vero tentativo alla Sanremo, per questo dovrei guardare al lato positivo. Sono davvero grato alla squadra di aver creduto in me”

Niccolò Bonifazio: “Il 5° posto è un risultato lusinghiero, sono felice per essere stato tra i protagonisti in una corsa che mi affascina tantissimo e che mi dà grandi motivazioni dato che si corre sulle strade sulle quale mi alleno tutti i giorni. Sono arrivato bene a Sanremo, ho evitato le cadute che hanno spezzato il gruppo di testa nel finale ed ero pronto a lavorare per lanciare lo sprint di Cimolai: mi sono portato nelle prime posizioni ma, all’uscita dell’ultima curva, ci siamo persi e, quando mi sono accorto che non c’era più margine per ritrovarsi, ho provato a tirare dritto. E’ stata una buona prova, sicuramente mi servirà anche come esperienza per provare a migliorare in futuro questo risultato”.

Fabian Cancellara: “Se si guarda l’ordine d’arrivo, davanti a me ci sono sei velocisti di classe mondiale. Io sono il primo non velocista. Non ho l’istinto per trovare il punto giusto o capire quando qualcuno sta arrivando. Ho fatto un errore ed è deludente perchè avevo delle buone gambe. A 500 metri dall’arrivo ero in buona posizione, poi i corridori che risalivano da sinistra mi hanno chiuso. Questa è la corsa più tattica dell’anno, ci sono tantissime possibilità e forse ho aspettato troppo in volata…ci sono più domande che risposte. Sono stato anche fortunato perchè Gilbert mi è caduto davanti in una curva in discesa e sono quasi caduto anche io. Come detto ci vuole anche fortuna. La forma c’è ed ora sono ansioso di andare in Belgio”

Luca Guercilena, Team manager Trek: “Abbiamo fatto il nostro piano ma non siamo riusciti a finirlo bene in volata. Naturalmente volevamo attaccare da soli nel finale ma con una media di 44 non è facile”.

Sonny Colbrelli (17°): “Stamani una piccola parte di me ci credeva di poter rimanere con i primi fin su Via Roma. Sulla Cipressa Demare mi è caduto davanti e sono ripartito in fondo al gruppo e ho scollinato nelle ultime posizioni. Prima del Poggio sono riuscito a recuperare bene e ho affrontato quest’ultima asperità lucido e nelle prima parte del gruppo. In discesa ho evitato un’altra caduta che è avvenuta davanti a me e ho sprecato energie per chiudere il buco che si era formato con i primi. A quel punto quando è stata lanciata la volata non avevo le gambe per inserirmi nella lotta per la vittoria. Sono comunque soddisfatto perché se guardo indietro e penso a come stavo una settimana fa, non avrei mai pensato di poter fare una corsa così”.