Lampre, tridente per la Milano Sanremo

Diego Ulissi
Diego Ulissi

Tre possibilità di vincere o di dare un’impronta significativa alla Milano Sanremo. Filippo Pozzato, Sacha Modolo e Diego Ulissi sono le tre punte della Lampre Merida per la Classicissima di Primavera di domenica 23 marzo. Non ci sarà Damiano Cunego e neanche l’iridato Rui Costa, anche per via del percorso alleggerito altimetricamente dopo l’annullamento della salita alla Pompeiana.

A completare la Lampre saranno l’esperienza di Manuele Mori, Matteo Bono e Max Richeze, e la freschezza di Luca Wackermann e Davide Cimolai.

Sacha Modolo è già stato quarto alla Sanremo del debutto, nel 2010, ed è la carta veloce della Lampre, uno dei pochi sprinter che sembrano avere reali chance di poter superare indenne Cipressa e Poggio.

Filippo Pozzato, ultimo italiano a vincere la Milano Sanremo ben otto anni fa, è atteso tra i protagonisti nel gran finale, quando cercheranno di muoversi i campioni come Cancellara e Gilbert.

Diego Ulissi rimpiange l’assenza della Pompeiana, ma potrà cercare il colpo dell’outsider con qualche azione a sorpresa.

Pozzato sa come si vince una Sanremo: “Lavorando tanto sin dall’inverno, conoscendo ogni metro del percorso e sapendo leggere la corsa con rapidità. Il tracciato, tornato quello del 2007, favorisce i velocisti puri. Avevo studiato bene la Pompeiana, ma non ci sarà, quindi bisogna pensare a quale sviluppo potrà avere la gara. Anche le condizioni atmosferiche influiranno sull’esito: lo scorso anno fu una Classicissima stravolta dalla neve, quest’anno la situazione dovrebbe essere migliore, anche se c’è possibilità di pioggia. La squadra è completa, abbiamo le potenzialità per essere sempre nel vivo della corsa. Ho grandi motivazioni, la Sanremo è una gara che emoziona e il solo ricordo di quanta gioia ho provato nel vincerla mi fornisce una carica eccezionale”.

Modolo si avvicina alla Classicissima dopo un avvio di stagione spumeggiante, impreziosito da quattro successi: “La Milano-Sanremo è una corsa che mi piace moltissimo, lo capii subito al mio esordio nel 2010. Per poter arrivare sul traguardo con speranze di essere competitivi, bisogna correre con attenzione in ogni momento. Ho la fortuna di essere un corridore che non teme le lunghe distanze: più è lunga la corsa, meglio è per me, quindi sfiorare i 300 km non mi spaventa. Vedremo come si svilupperà la corsa, mi auguro di poter arrivare lucido nel finale”.

Ulissi reciterà invece la parte dell’outsider: “Il percorso, riproposto nella vecchia versione, è sulla carta poco favorevole ad attaccanti o a corridori che cercano di anticipare i velocisti.
In realtà, la Sanremo vive di così tante variabili che ogni soluzione è potenzialmente valida.
Per me, è forse ancora un po’ prematuro pensare di puntare con decisione alla vittoria, dato che devo ancor lavorare per essere incisivo anche sulla distanza, ma questo non significa che mi precluderò la possibilità di aiutare fino in fondo i miei compagni o di provare a muovermi se mi trovassi nelle giuste condizioni”.