Giro d’Italia Under 23, sciopero della Municipale necessario

Lo sciopero della Municipale durante il Giro d’Italia Under 23 non è soltanto una voce, ma si tratta di una vera e propria sicurezza. 70 vigili urbani non saranno presenti a sorvegliare gli incroci della gara durante l’arrivo dei ciclisti a Forlì, nel momento, cioè, in cui si ha più bisogno di loro. Si ritroveranno invece in un’Assemblea sindacale. Per i sindacati si tratta di un’azione eclatante ma necessaria; è l’unico modo, spiegano, per risolvere i problemi per perseguitano l‘Unione dei Comuni, a cui fanno capo i vigili urbani che decideranno di scioperare.

Giro d’Italia Under 23, sciopero eclatante ma necessario

C’erano state 24 ore di silenzio da parte di Daniela Avantaggiato (FP-CGIL), Martina Castagnoli (FP-CISL) e Massimo Monti (UIL-FPL). Gli stessi che, insieme all’Unione dei Comuni, hanno comunicato la decisione di scioperare durante il momento di estremo bisogno. Non ci saranno, infatti, ben 70 vigili urbani durante l’arrivo dei ciclisti a Forlì. Per far fronte a questa difficoltà, sono già state avvertite tempestivamente altre forze dell’ordine.

Lo sciopero è stato definito “eclatante ma necessario”. “L’anno scorso – lamentano i sindacati – a maggio abbiamo minacciato di interrompere il servizio durante il Giro d’Italia. In Prefettura in extremis è stato raggiunto un accordo su punti secondo noi qualificanti, ma oggi, a distanza di un anno, potremmo utilizzare lo stesso volantino di allora e sarebbe sempre attuale”. 

Giro d’Italia Under 23, le recriminazioni dell’Unione dei Comuni

I motivi che hanno portato a scioperare l’Unione dei Comuni sono vari, giustificati testualmente “i problemi che perseguitano dalla sua nascita l’Unione dei Comuni“. La Polizia Municipale recrimina uno scarso numero di personale, la mancanza di rimpiazzi di dipendenti andati in pensione, oltre che i ritardi nell’assunzione degli stagionali. Allo stesso tempo è la stessa Unione dei Comuni ad essere soggetto di numerose lamentele, che riguardano essenzialmente la mancata organizzazione per individuare responsabili per la Ragioneria, l’Ufficio Personale e lo Sportello Unico per le Attività Produttive e per le Gare e Contratti.

A gamba tesa anche i sindacalisti, che recriminano la mancanza di turn-over e gli organici : “E qualcuno ancora si chiede perché manifestiamo durante il Giro d’Italia?”. Nonostante su quest’ultimo punto ci sia distanza tra sindacati e Unione dei Comuni, alla fine si è arrivata alla decisione più estrema. L’arrivo della prima tappa del Giro d’Italia Under 23 rischia di non essere controllato.