Euroeyes Cyclassics 2018, ad Amburgo bis di Elia Viviani

Questo si conferma un anno magico per Elia Viviani (QuickStep Floors) che in maglia tricolore ha centrato un clamoroso bis alla Euroeyes Cyclassics di Amburgo con un’altra volata perfetta. Non sbaglia un colpo dalla primavera, il 29enne veronese, che è uscito dal Giro 2018 con una convinzione diversa dal solito e su quell’onda lunga ha continuato a vincere ovunque sia su strada come nel Campionato Italiano che su pista, come è successo di recente agli Europei di Glasgow anche con il quartetto dell’Inseguimento.

Euroeyes Cyclassics 2018, Sonny Colbrelli generoso ma sfortunato

Aveva già vinto un anno fa, Viviani, ma questa volta la concorrenza era anche maggiore. E invece la classica tedesca del World Tour 2018 è ancora sua, con un ordine di arrivo che presenta molta Italia. Nella parte iniziale della Euroeyes Cyclassics di Amburgo 2018 si è registrata la fuga a cinque con Alessandro De Marchi (BMC Racing Team), Ivan Garcia Cortina (Bahrain-Merida), Winner Anacona (Movistar), Kamil Gradek (CCC Sprandi Polkowice) ed Evgeny Shalunov (Gazprom-RusVelo) che hanno animato la prima parte di gara, con un vantaggio che ha raggiunto al massimo 3 minuti sul grosso del gruppo. Riassorbiti a meno di 20 km dal traguardo, la corsa si è animata sull’ultima scalata al Waseberg grazie all’attacco di Sonny Colbrelli (Bahrain-Merida) insieme a Tratnik (CCC Sprandi Polkowice) e Danny Van Poppel (Team LottoNL-Jumbo) sui quali si sono portati altri sei compresi Alexander Kristoff (UAE Team Emirates) e Dylan Teuns (BMC Racing Team). Nulla da fare però anche per loro e così come spesso succede la classica tedesca si è risolta allo sprint.

Una volata da fenomeno per Elia, cinque italiani nei primi dieci

Un brivido a 2 km dalla fine quando il campione tedesco Pascal Ackermann (BORA-Hanrgohe) si è arrotato con chi gli era davanti ed è volato a terra insieme ad altri quattro-cinque atleti. Un intoppo che però non ha coinvolto i primi, già lanciati verso la volata: Viviani è stato come al solito pilotato benissimo da Fabio Sabatini, ha battezzato la ruota di Arnaud Démare (Groupama-FDJ)e l’ha passato di slancio negli ultimi 100 metri non lasciandogli scampo, con Kristoff terzo ma anche Matteo Trentin (Mitchelton-Scott) in maglia di campione europeo quinto, Giacomo Nizzolo (Trek-Segafredo) sesto, Sacha Modolo (EF-Drapac) settimo, Niccolò Bonifazio (Bahrain Merida) nono e solo decimo il campione del mondo Peter Sagan (BORA-Hansgrohe).