Diego Ulissi al Gp Camaiore 2014

Diego Ulissi sul podio
Diego Ulissi sul podio

Uno sprint a quattro ha deciso il Gp Camaiore 2014 a favore di Diego Ulissi. Il livornese della Lampre Merida, partito fortissimo in gennaio al Tour Down Under, era andato vicino al successo nelle prime uscite europee ed eccolo a segno sulle sue strade toscane. Il Gp Camaiore 2014 si è deciso nell’ultimo passaggio sul Monte Pitoro quando se ne sono andati Ulissi, Arredondo, Montaguti e Simon Clarke.

Pochi secondi guadagnati sono stati sufficienti per resistere alla rincorsa orchestrata dal gruppo e sul traguardo di Camaiore è stato Ulissi ad imporsi.

Classifica completa

Hoogerland e Colli in fuga
Hoogerland e Colli in fuga

La corsa ha visto una lunga fuga di Hoogerland (Androni), Giorni (Area Zero), Colli (Neri) e Donato (MG KVis Trevigiani). Poi Astana e Lampre sono state tra le più impegnate per ricucire, riportando il gruppo sugli attaccanti all’inizio dell’ultimo passaggio sul Monte Pitoro. NIbali si è messo a disposizione dei compagni tirando buona parte della salita, poi Pirazzi ha dato il là alla bagarre decisiva. Sul formidabile rilancio di Arredondo però il laziale della Bardiani ha ceduto e in vista dello scollinamento sono rientrati Ulissi, Montaguti e Simon Clarke. 

La volata di Diego Ulissi
La volata di Diego Ulissi

Corsa decisa così perchè il gruppo spezzato in più parti non ha fatto in tempo a riorganizzarsi. Il rettilineo finale è stato tutto di Ulissi che non ha avuto difficoltà ad imporsi in volata su Montaguti e Arredondo. Un’altra bella dimostrazione di Ulissi, ormai leader indiscusso della Lampre e pronto alla prova delle grandi classiche.

Ancora un piazzamento per Colbrelli, vincitore della volata del gruppo per il quinto posto.

Classifica

1 Diego Ulissi – LAM
2 Matteo Montaguti – ALM s.t.
3 Julian David Arredondo – TFR s.t.
4 Simon Clarke – OGE s.t.
5 Sonny Colbrelli – BAR s.t.

LE INTERVISTE

Diego Ulissi: “È stata una gara piatta, non c’è stata grande selezione. Per questo, ho chiesto ai compagni di prendere la salita di Monte Pitoro più forte possibile: Mori ha fatto un grande forcing, poi Vincenzo (Nibali), facendo il suo interesse, ha aiutato anche noi. Arredondo è scattato forte, io ho preferito aspettare gli ultimi 400 metri della salita e ho ripreso il colombiano allo scollinamento, mentre Clarke e Montaguti si sono accodati a noi. Portar via il gruppetto era proprio quello che cercavo, abbiamo trovato subito l’accordo, anche se ero il più veloce dei quattro, e abbiamo fatto una gran velocità. È stata un’azione studiata. La volata è stata pulita, anche se questi sono sprint difficili, in cui nessuno vuole prendere l’iniziativa. Arredondo è partito lungo; io pure, perché non volevo farmi anticipare, anche se la volata era controvento. Degli altri tre, Clarke era quello che temevo di più, forse però ha speso molto per tenere ed è arrivato stanco. Certo, se al suo posto ci fosse stato Gerrans, sarebbe stato un po’ più complicato.

Dopo il Tour Down Under ho rifiatato, poi dal Laigueglia ad ora la condizione è andata in continuo crescendo; a Lugano mi sono testato. Compirò 25 anni a luglio (il 15 per la precisione, ndr), sono in continua evoluzione, è normale che di anno in anno si vada sempre più forte. L’anno scorso, ad esempio, qui a Camaiore mi preoccupavo di rimanere con i primi in salita, quest’anno invece sono stato io ad attaccare.

Il ritiro con la Nazionale della scorsa settimana qui a Camaiore è servito tantissimo. Ai nostri occhi il nuovo c.t. si è rivelato una persona che sa quello che vuole, determinato. Cassani ha già visionato il percorso mondiale, lo ha filmato e ce lo ha fatto vedere; ci siamo parlati e lo devo ringraziare, perché ha speso parole molto belle nei miei confronti. Adesso sta a me dare continuità ai risultati. Dopo le Classiche, andremo insieme a vedere il percorso in Spagna per capire bene come sarà. Sull’ammiraglia si è seduta la persona giusta, sta poi a noi arrivare all’appuntamento nel miglior modo possibile. Siamo una squadra, quindi correremo uno per tutti, tutti per uno. Il brivido di vincere un Mondiale, anche come squadra, è eccezionale, chiunque sia a vincere.

Il sogno? Crescere nelle Classiche e nelle gare World Tour. In Australia sono già arrivati risultati importanti, in fondo sono terzo al mondo (Ulissi si riferisce alla classifica World Tour, ndr), anche se c’è stata solo una gara, ma è segno che sto maturando e devo continuare così. Mi testerò alle Classiche, dove verificheremo i passi avanti, cercando di migliorare le tre top-20 del 2013.”

Bruno Vicino, Ds Lampre Merida: “Faccio i complimenti a tutti i nostri corridori: hanno seguito alla perfezione il piano di corsa discusso stamattina nella riunione. La fuga dei quattro corridori che ha guidato a lungo la corsa non ci ha preoccupato più del dovuto. Noi abbiamo dato il giusto contributo all’inseguimento con un paio di atleti a due giri dal termine, poi abbiamo preso in mano la situazione nell’ultima tornata, con Durasek, Anacona, Mori e Polanc in testa al gruppo e Cunego a forzare il passo sul Monte Pitoro. Ulissi ha poi rifinito al meglio un gran lavoro di squadra con grande autorità e un colpo di pedale molto buono”.