Ciclomercato 2017, i disoccupati sono ancora molti

Le ultime news di ciclomercato confermano una realtà che sembrava evidente già qualche tempo fa: forse mai come quest’anno molti ciclisti rischiano di rimanere a piedi o comunque di cominciare in ritardo la loro stagione e la possibile riduzione di atleti al via nelle grandi corse a tappe così come nelle classiche voluta dagli organizzatori ma per ora non avallata dall’UCI potrebbe aggravare ancora di più la situazione. Quando siamo quasi a dicembre sono ancora molti quelli a caccia di un contratto e in alcuni casi i nomi sono eccellenti.

Ciclomercato Italia, da Tosatto a Vanotti tanti nomi eccellenti a piedi

Tra gli italiani ad esempio aspettano una chiamata Matteo Tosatto che nonostante i 42 anni non ha nessuna voglia di appendere la bici al chiodo, ma anche Franco Pellizotti che di primavere ne ha 38 e soprattutto il 45enne Davide Rebellin. Tosatto e Rebellin pare abbiano contatti avviati, ma fino ad oggi nessun annuncio. A piedi per ora ci sono anche altri ottimi nomi, come Mirko Selvaggi, il sempre affidabile Francesco Chicchi, ma anche due ex gregari di Vincenzo Nibali come Davide Malacarne e Alessandro Vanotti, un talento ancora inespresso come lo scalatore Francesco Manuel Bongiorno, l’esperto Daniele Colli oltre a diversi giovani.

Disoccupati all’estro, c’è anche il vincitore di una Sanremo

Quello dei disoccupati è un problema però che tocca tutto il ciclismo mondiale. In cerca di occupazione ad esempio il tedesco Gerald Ciolek che solo tre anni fa vinceva la Milano-Sanremo e sembrava destinato ad un grandissimo futuro, il figlio d’arte sempre tedesco Björn Thurau, Linus Gerdemann, gli stagionati ma sempre validi francesi Blel Kadri, Sébastien Minard e Romain Lemarchand, l’ex re della pista olandese Theo Bos o ancora il bielorusso Branislau Samoilau che in fondo ha solo 31 anni e lo spagnolo Amets Txurruka, oltre allo sprinter bielorusso Yauheni Hutarovich. Non meglio vanno le cose in altri Paesi. In Russia ad esempio sono appiedati atleti importanti come Egor Silin ed Eduard Vorganov lasciati liberi dal Team Katusha, mentre in Australia bussano alla porta di chi cerca di completare le rose atleti come il giovane sprinter Jason Lowndes, Nathan Earle o ancora Glenn O’Shea. E tra quelli che potrebbero dare l’addio definitivo al mondo del ciclismo c’è anche una vecchia volpe come il brasiliano (ma residente da tempo in Veneto) Murilo Fischer che il suo meglio comunque lo ha già dato.