Alejandro Valverde alla Freccia Vallone 2014

La sequenza dello scatto di Valverde
La sequenza dello scatto di Valverde

Otto anni dopo Alejandro Valverde torna a iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro della Freccia Vallone. Il murciano ha atteso gli ultimi 150 metri del Muro di Huy per sbarazzarsi di Daniel Martin e Michal Kwiatkowski, mentre Dani Moreno e Gilbert non hanno risposto alle attese. Ancora poca gloria per gli italiani, con Cunego caduto a pochi chilometri dall’arrivo e Ulissi molto sottotono. Solo Nibali è stato protagonista di una discreta prova, rimanendo a contatto con i primi per tre quarti di muro. 

La corsa è stata veloce e lineare, con una fuga di Navardauskas, Van Hecke e Clarke che ha tenuto banco per gran parte dei 200 km in programma. La Katusha, forte del campione uscente Moreno e del rientrante Rodriguez, ha assunto l’onere della corsa guidando a lungo il gruppo. Movistar e BMC hanno dato una mano e tutti i timidi tentativi di ravvivare la corsa sono stati subito frustrati. E’ stata soprattutto la lotta alle posizioni a rendere difficile la Freccia, nella lunga attesa all’ultima arrampicata al Muro di Huy. Neanche il penultimo passaggio sul Muro a 25 km dall’arrivo ha animato la corsa, con Gaudin presto bloccato dai Katusha. La cote di Ereffe a 12 km dall’arrivo ha fatto svanire la lunga e bella fuga di Navardauskas e Van Hecke e con Kolobnev a controllare ogni possibile tentativo il gruppo si è avviato verso la scalata finale del Muro di Huy. Unica nota di cronaca purtroppo una caduta a 5 km dall’arrivo in cui sono rimasti coinvolti Cunego ed ancora Rodriguez, già finito a terra pesantemente domenica.

La Orica si è fatta avanti per prendere il Muro, ma poi è stato Gastauer ad attaccare per primo. Come sempre avviene però l’attacco ad inizio Muro non è mai decisivo. Il gruppo si è sfilacciato con i migliori venti davanti ad attendere gli ultimi 300 metri, dove Kwiatkowski ha deciso di rompere gli indugi. Il polacco però non ha avuto la forza per andare fino in fondo, superato da Daniel Martin, ma l’attendismo di Valverde stavolta ha pagato. Il murciano ha aspettato gli ultimi 150 metri per dare tutto ed è così riuscito a fare la differenza volando verso il successo. Bel secondo posto di Martin, al primo segno di presenza stagionale, mentre Kwiatkowski paga la poca esperienza in queste classiche delle Ardenne che devono essere studiate e studiate ancora prima di essere conquistate. Poi il regolare Mollema, mentre Moreno e Gilbert hanno chiuso indietro. Per Gilbert un po’ era nelle previsioni, visto che il suo appuntamento è la Liegi, mentre Moreno probabilmente non ha il carisma per tenere la leadership di una squadra come la Katusha.

https://www.youtube.com/watch?v=BbXDvRAE4fw

Le interviste

Alejandro Valverde: “Sono contento, questa vittoria rappresenta molto per me e per la squadra. In questi ultimi anni non ero riuscito a vincere sulle Ardenne, ero quasi sempre sul podio, ma mai vincitore. Ero venuto con un sacco di rabbia qui. La squadra ha lavorato molto bene, praticamente fino alla fine. Volevo cominciare il Muro di Huy molto avanti. Ai 300 metri sono rimasto chiuso, ma quando ho visto un varco sono partito riuscendo a fare la differenza. La Liegi di domenica è una corsa che mi piace, dove sono riuscito a vincere e dove andremo al massimo, anche se più tranquilli dopo questo successo di oggi”.

Damiano Cunego : “Oggi senza utilizzare giri di parole devo dire che stavo davvero bene, penso si sia visto anche in tv che abbiamo corso bene e sempre nelle posizioni di testa sino a quei maledetti 3 km dalla conclusione. La caduta è stata obbligata dalla sbandata nelle posizioni di testa del gruppo, schivata da Rui Costa, al quale ero davvero ravvicinato come succede nei finali per evitare di perdere posizioni, non ho potuto far altro che colpire la sua ruota e rovinare a terra. Spiace perché sia io che lui ed Ulissi, alle mie spalle, avremmo potuto davvero fare bene nel finale”.

Rui Costa : “Sono davvero dispiaciuto per come è andato il finale di gara, abbiamo dato il massimo tutto il giorno, tutti assieme per stare nelle prime posizioni del gruppo e poi solamente a meno 3 km dal traguardo una sbandata ci ha penalizzati tutti. Questo episodio ci deve dare ancora più cattiveria agonistica per domenica.”

Diego Ulissi: ” Vedere tutta la squadra girare bene come oggi e poi ad un passo svanire tutto così è stato davvero brutto sia per Damiano che è caduto, sia per Rui che ha dovuto fermarsi per il guasto alla ruota e per la mia prestazione, condizionata da un recupero forzato delle posizioni dopo il rallentamento per la caduta. Resto fiducioso comunque dopo oggi poiché la gamba era discreta sennò non sarei riuscito a rimontare tutti questi avversari sul muro di Huy sino al 17^”.

1 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team 4:36:45
2 Daniel Martin (Irl) Garmin Sharp 0:00:03
3 Michal Kwiatkowski (Pol) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:04
4 Bauke Mollema (Ned) Belkin Pro Cycling Team
5 Tom Jelte Slagter (Ned) Garmin Sharp 0:00:06
6 Jelle Vanendert (Bel) Lotto Belisol
7 Michael Albasini (Swi) Orica Greenedge 0:00:08
8 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo
9 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha 0:00:11
10 Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team 0:00:15
11 Julian David Arredondo Moreno (Col) Trek Factory Racing 0:00:17
12 WoutPoels (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:19
13 Paul Martens (Ger) Belkin Pro Cycling Team 0:00:23
14 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:00:24
15 Mathias Frank (Swi) IAM Cycling 0:00:26
16 Simon Clarke (Aus) Orica Greenedge 0:00:28
17 Diego Ulissi (Ita) Lampre-Merida
18 Rudy Molard (Fra) Cofidis, Solutions Credits
19 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
20 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto Belisol
21 Tom Dumoulin (Ned) Team Giant-Shimano
22 Gorka Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team 0:00:32
23 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Shimano 0:00:37
24 Sébastien Reichenbach (Swi) IAM Cycling 0:00:40
25 Daan Olivier (Ned) Team Giant-Shimano 0:00:43.