Gp Liberazione 2014, la presentazione

Il Gp Liberazione di Roma ce l’ha fatta anche quest’anno. La classica più attesa e prestigiosa del ciclismo dilettantistico italiano e non solo ha superato il momento difficile che aveva rischiato di farla sparire. Eccolo ancora il Gp Liberazione 2014, la sfida più internazionale della stagione del ciclismo giovanile, in un contesto unico come quello di Roma. 

Quest’anno si festeggia l’edizione numero 69 con una giornata interamente riservata al ciclismo. Nelle strade di Roma si susseguiranno gli eventi a due ruote: prima la passeggiata turistica in bici, poi la gara juniores Trofeo Lazzaretti che scatterà alle 9.30. Il Gp Liberazione 2014 per dilettanti partirà invece alle 12.45.

La presentazione del Gp Liberazione 2014 si è tenuta all’Aranciera di San Sisto di Roma, con la presenza di tanti illustri personaggi del mondo del ciclismo e rappresentanti delle istituzioni.

A prendere per primo la parola e’ stato Andrea Novelli in qualita’ di presidente del comitato organizzatore: “Con orgoglio siamo giunti alla 69/a edizione, con orgoglio siamo ancora GP Liberazione e con orgoglio siamo legati alla nostra storia. Per questa stagione hanno confermato la propria presenza 28 squadre italiane, 7 nazionali e 4 Continental. Abbiamo inoltre fatto una dedica particolare: sul manifesto e’ raffigurato Spartaco Rosati, vincitore della seconda edizione nel 1947, che e’ scomparso la scorsa estate. A noi piace immaginarlo come e’ stato raffigurato, con il cappello giallorosso dell’As Roma Ciclismo e in sella a una bicicletta: a lui dedichiamo questa edizione”.

Il saluto dalla Federazione e’ arrivato da Antonio Pirone, presidente Comitato Regionale del Lazio Fci: “L’anno scorso e’ stato lanciato un grido di allarme dal Gp Liberazione, che rischiava di sparire, ma per fortuna ci siamo ancora. Siamo felici di essere vicini a un importante anniversario, quello del settantesimo anno: noi come istituzione sottolineiamo che Roma ha bisogno del Gp Liberazione, un appuntamento fondamentale per la citta’”.

Anche la Regione Lazio e’ vicina al Gran Premio Liberazione, come ha sottolineato Roberto Tavani: “Andare in bicicletta e’ una delle cose piu’ belle che ci possano essere, soprattutto nel territorio romano. E’ una manifestazione che ha tanti elementi importanti: prima di tutto la memoria, perche’ per noi romani il 25 aprile ha un significato importante, e’ un giorno di riappropriazione della nostra citta’. E’ il giorno piu’ adatto per prendere la propria famiglia e andare a fruire di una manifestazione sportiva che ha degli elementi importantissimi, la memoria ma anche il valore sportivo”.

Ha preso poi la parola Giorgio De Tommaso, Segretario Generale del Comitato Nazionale Italiano Fair Play: “Oltre al 25 aprile vorrei ricordare anche il 4 giugno 1944, quando fu liberata Roma e tanti ebrei non furono piu’ perseguitati. Poco tempo fa e’ stato nominato Giusto tra i Giusti Gino Bartali, uno dei piu’ importanti ciclisti italiani, che secondo me rappresenta a pieno quello che e’ lo spirito del Gran Premio della Liberazione, una corsa che e’ inserita nella storia”.

Davide Cassani, ct della nazionale italiana di ciclismo su strada, si augura che il Gran Premio della Liberazione possa avere ancora una vita molto lunga: “Ho corso per la prima volta qui nel 1980: sono passati 34 anni ma i ricordi sono indelebili. E’ una gara che un corridore aspetta molto, perche’ sa che, se dovesse vincerla, si aprirebbero subito le porte del professionismo. Il primo anno sono riuscito a finire la corsa, l’anno seguente fu invece ancora piu’ speciale per me perche’ ero stato convocato per il Giro delle Regioni. Il Liberazione e’ una corsa bella, difficile: tutti hanno voglia di vincere, quindi da ex corridore posso dire che e’ una delle corse piu’ ambite e piu’ importanti. Ricordo di aver visto la corsa vinta da Matteo Trentin quando era Under 23 e lo scorso anno ha ottenuto l’unica vittoria italiana al Tour de France. Tra l’altro nessuna grande citta’ ha una corsa del genere: Roma e’ precursore di quello che altre grandi citta’ adesso stanno facendo, come Londra e altre capitali. Anche grazie a questa corsa un ragazzino puo’ venire a Roma, correre in mezzo alla storia e sognare di avere un futuro importante. Inoltre, e’ una gara che permette di far confrontare i nostri ragazzi con altri corridori stranieri, quindi mi auguro che il Liberazione possa avere ancora lunga vita”.

Gigi Sgarbozza, che commentera’ la corsa, la corsa su RaiSport2, ha affermato: “La Rai trasmettera’ le immagini di questa gara bella e impegnativa, quindi faremo la nostra parte per cercare di promuoverla. Il livello qualitativo dei corridori e’ sempre piu’ alto e ci sara’ bagarre dal primo chilometro perche’ tutti i giovani vorranno mettersi in mostra. Anche quest’anno vedremo un grandissimo spettacolo”.