Ciclismo del 2 febbraio 2015

Astana, il Kazakistan pensa alla chiusura

Da Dubai, dove le squadre sono arrivate per la corsa che inizia dopodomani, rimbalza una clamorosa notizia. Il presidente della Federazione kazaka, Kaletayev, ha dichiarato di considerare la chiusura della squadra dopo i tanti casi di doping della scorsa stagione. “Non lo nego, abbiamo considerato di chiudere il progetto. Abbiamo già chiuso la squadra continental, ma è chiaro che la Astana è un progetto di grande successo per il Kazakistan” ha dichiarato Kaletayev a margine della presentazione delle squadre. Le novità introdotte sembrano però dare un’altra chance alla Astana: “Ora abbiamo il passaporto biologico anche per gli juniores e i pistard. Nelle corse kazake ci saranno più controlli e la squadra è stata monitorata dall’Università di Losanna” ha concluso il dirigente kazako.

Giro del Trentino Melinda, ecco il tappone

Torna l’arrivo a Brentonico nel Giro del Trentino Melinda. Sarà la seconda tappa, la prima in linea dopo la cronosquadre del giorno d’apertura. Sarà la tappa Dro – Brentonico di 168 km, su un percorso che ha tutta l’aria del tappone. Si scalerà il Passo di Santa Barbara, 15 km all’8% di media, e poi la salita finale verso Brentonico, altri 8 km al 7%.

Rebellin, più classiche che Giro

Nonostante la wildcard concessa alla sua CCC, molto probabilmente Davide Rebellin non sarà al via del Giro d’Italia. Ufficialmente il corridore veneto ha parlato di obiettivi spostati sulle classiche. In realtà RCS Sport avrebbe concesso la wildcard alla squadra polacca chiedendo però di non portare al Giro Rebellin e Schumacher per non alimentare polemiche relative al loro passato e relative squalifiche per doping. “Per la squadra è una grande notizia la presenza al Giro d’Italia. Io non credo che ci sarò, sarò più concentrato sulle classiche, ma devo parlare con la squadra” ha dichiarato Rebellin.