Vuelta 2018, Simon Yates sempre più vicino alla vittoria

Due britannici in trionfo nei primi due Grandi Giri della stagione e il terzo sta per arrivare? Ancora presto per dirlo, anche alla luce di quanto successo al Giro d’Italia 2018, ma intanto la cronometro individuale a Torrelavega che poteva essere decisiva per la classifica della Vuelta 2018 ha rafforzato la posizione di Simon Yates (Mitchelton-Scott) mentre i suoi diretti concorrenti non ne hanno saputo approfittare e ora dovranno attaccare l’inglese necessariamente nelle ultime due tappe di alta montagna in programma venerdì e sabato prossimi.

Vuelta 2018, Rohan Dennis imprendibile nella crono di Torrelavega

Sulla carta la sedicesima tappa della Vuelta 2018 era perfetta per uno specialista come Rohan Dennis e infatti l’australiano della BMC Racing Team si è dimostrato nettamente migliore della concorrenza. Ha volato i quasi 33 km del percorso in 37’57”, con 50 secondi di margine sul compagno di squadra Joseph Rosskopf e sullo spagnolo Jonathan Castroviejo (Team Sky). Quarto un sorprendente Steven Kruijswijk (LottoNL-Jumbo) che si rilancia così in classifica generale, e quinto Michal Kwiatkowski (Team Sky) che invece ne è ormai fuori mentre tra gli italiani si sono salvati Alessandro De Marchi (BMC Racing Team), ventesimo a 1’51” e Fabio Felline (Trek-Segafredo) che ha chiuso due posizioni dietro con 1’53” di distacco. Altra giornata grigia per Fabio Aru (UAE Team Emirates) che ha chiuso a 3’43”.

In classifica Simon Yates allunga e mancano solo cinque tappe alla fine

In classifica generale ora Simon Yates ha un margine di 33″ su Alejandro Valverde (Movistar Team), 52″ su Kruijswijk (LottoNL-Jumbo), 1’15” su Nairo Quintana (Movistar) e 1’30” sul giovane spagnolo Enric Mas (QuickStep Floors) che è anche un buon scalatore. Primo degli italiani Gianluca Brambilla a 8’35”, tredicesimo, con Fabio Aru quattordicesimo a 10’04”. Domani, 12 settembre, la Vuelta prosegue con la Getxo-Balcòn de Bizkaia di 157 km, entrando nel territorio dei Paesi Baschi. Una tappa decisamente mossa, con sei Gran Premi della Montagna e che ancora una volta potrebbe promuovere il coraggio degli attaccanti.