Fabio Aru tra passato e presente: queste le sue parole

Mentre si corre la decima tappa, la prima tappa alpina del Tour de France 2018, Fabio Aru – intervistato dai microfoni Rai – non ha perso l’occasione per parlare del suo scorso Tour; l’anno scorso aveva fatto sognare non pochi italiani. Lo stesso tempo Aru ne ha approfittato anche per parlare della sua negativa prima parte di stagione; non ha nascosto la sua delusione e – allo stesso tempo – le sue ambizioni sulla seconda metà. Infine, anche delle previsioni sulla tappa che in questo momento si sta correndo.

Fabio Aru: il ricordo del suo Tour e la prima parte di stagione

Il Tour de France 2018, tra le tante altre sensazioni, non può che far venire in mente il Tour che – l’anno scorso – era stato corso egregiamente da Fabio Aru. Il ciclista italiano aveva entusiasmato tutti i suoi tifosi; vinse, infatti, a La Planche des Belles Filles e indossò per due giorni la maglia gialla; addirittura davanti a uno straordinario Chris Froome. Nel ricordare quei momenti, lo stesso Fabio Aru non nasconde la sua emozione; ha infatti detto: “Sono momenti bellissimi che ricorderò per sempre, il Tour è una gara che mi piace molto”.

Diversa, però, è stata la sua prima parte di stagione. Essenzialmente negativa e minata soprattutto dal Giro d’Italia, dove Aru non è mai stato in gara e alla fine si è anche ritirato.  “Ho voltato pagina, ora mi sento molto meglio, mi sto preparando. Ci sono tante gare davanti e c’è il terreno per fare bene”. ha detto Fabio Aru, in vista dei prossimi impegni. Il ciclista sarà impegnato nel Giro della Vallonia, nella Vuelta e nel Mondiale. 

Il giudizio sul Tour de France 2018 e sulla tappa in corso

Non si è fatto mancare neanche commenti relativi al Tour de France 2018 e alla tappa in corso, Fabio Aru, che ha lasciato le sue previsioni.

Fino ad ora ci sono state tante cadute e tanto stress ma la corsa entrerà nel vivo da oggi. Le tappe che sembrano semplici in tv sono in verità molto difficili, c’è sempre tanto stress anche in quelle di pianura. Io l’anno scorso non mi sono mai rilassato, bisogna avere una grandissima condizione e stare sempre davanti”. E sulla tappa in corso: “La fuga è molta buona e credo potrà arrivare. La Colombière è una salita abbastanza dura, ma la discesa non è troppo impegnativa, bisogna vedere come si muoveranno i big”.