Michal Kwiatkowski, Amstel imprevedibile

Sarà il primo vero assalto di Michal Kwiatkowski alle classiche delle Ardenne. Già lo scorso anno il polacco si era ben disimpegnato qui, quarto all’Amstel e quinto alla Freccia Vallone, ma senza una preparazione specifica, arrivando dopo la partecipazione alle classiche del pavè. Dopo le splendide prove di inizio stagione, la vittoria alla Strade Bianche, il podio al Pais Vasco, e i tanti numeri con cui ha dimostrato classe e determinazione, Kwiatkowski arriva quest’anno lanciatissimo alla settimana delle Ardenne. Con spunto veloce, scatto da finisseur, resistenza, il polacco della Omega ha tutte le doti tecniche per primeggiare qui. 

Michal Kwiatkowski
Michal Kwiatkowski

“So che posso fare bene” afferma Michal Kwiatkowski nella conferenza stampa di vigilia ” Ho avuto dei buoni risultati, siamo motivati. Bisognerà risparmiare energie fino all’ultima salita del Cauberg. Non è facile stare sempre davanti in una corsa di 250 km. Bisogna essere sempre davanti prima delle salite per non spendere energie. Per questo la ricognizione è molto importante, bisogna conoscere molto bene il percorso. Di solito la corsa inizia negli ultimi 70 km, ma può succedere di tutto. Ci sono tanti corridori molto esplosivi per le salite, come Gilbert, Rodriguez o Valverde. E’ una corsa imprevedibile, è difficile fare previsioni ora”.

Molto convinto è anche il Team manager Patrick Lefevere, che può tornare a vedere la sua squadra in primissima fila anche nelle Ardenne dopo qualche stagione vissuta in maniera più defilata: “Kwiatkowski lo scorso anno è stato competitivo in queste corse e quest’anno la squadra è molto più forte. Abbiamo corridori come Bakelants, Serry e Poels. Vedremo anche come Stybar recupererà dalle classiche del pavè. Per quanto riguarda la corsa, di solito è molto nervosa. Ci sono tante curve e quest’anno dovrebbe esserci anche molto vento, sarà ancora più difficile”.

La Omega Pharma Quickstep all’Amstel Gold Race: Michal Kwiatkowski, Jan Bakelants, Julian Alaphilippe, Michael Golas, Pieter Serry, Tony Martin, Wouter Poels, Zdenek Stybar.