Il ciclismo secondo Oleg Tinkov

Oleg Tinkov pedala con Riis
Oleg Tinkov pedala con Riis

Prima ancora di diventare proprietario della squadra già di Bjarne Riis, il magnate russo Oleg Tinkov ha fatto parlare molto di sè. Entrato nel ciclismo nel 2006 con la Tinkoff Credit System in cui correvano tra gli altri Brutt, Ignatiev e Kiryienka, Oleg Tinkov è tornato poi come secondo sponsor della Saxo dalla stagione 2012.

Da quest’inverno Tinkov ha rilevato la società di gestione della squadra, che ha assunto il nome di Tinkoff Saxo. La sua idea di ciclismo: 

“Se fossi il presidente dell’Uci proverei a commercializzare il ciclismo. Le squadre hanno bisogno di denaro per sviluppare i campi di allenamento, assumere i migliori medici e esperti in nutrizione, per combattere il doping. Questo denaro non può venire solo dagli sponsor, ma anche dagli organizzatori delle gare e dall’Uci”.

Un’idea rivoluzionaria, che metterebbe ancora più al centro del ciclismo il business, con chiaro vantaggio di organizzatori e sponsor più danarosi.

Oleg Tinkov spiega poi perchè anzichè costruire una nuova squadra come era sembrato in un certo momento ha preferito l’accordo con Riis: “Costruire una squadra è molto complicato, anche Alonso credo che alla fine si accorderà con qualcuno già esistente. Inoltre Riis è di gran lunga il miglior direttore sportivo del gruppo ed abbiamo una delle squadre più forti”.

Nonostante questo Tinkov non sembra così soddisfatto della sua Tinkoff Saxo, che pure ha in organico Contador, Kreuziger, Majka, Roche: “Sarà ancora un anno di transizione, ma spero che faremo bene in alcune classiche, al Tour e alla Vuelta. E spero in Majka per il Giro d’Italia”.

Il ciclismo del futuro ruoterà attorno alla scienza secondo Tinkov: “Credo che il ciclismo oggi è quello che si mangia, come si recupera, e disciplina. La scienza è molto importante, creeremo programmi di nutrizione e dietetica, assumeremo i migliori scienziati ed altri forti corridori. L’obiettivo quinquennale è essere la più forte squadra del mondo”.

Naturalmente un’idea anche sul doping: “Sono per la tolleranza zero, ma non riesco a scavare nel passato dei corridori e del personale. Questo non ci porta da nessuna parte e il gruppo finirebbe senza direttori sportivi e personale perchè tutti vengono dal ciclismo del passato”.

E infine anche un po’ di passione: “Una delle mie gare preferite è il Giro delle Fiandre, ma anche la Parigi Roubaix. Naturalmente anche Giro e Tour sono grandi corse. Amo il ciclismo, il mio non è un solo un investimento, è passione, e non investirò in nessun altro sport.”