Froome e Thomas non correranno al Mondiale: questo il motivo

La notizia che non ti aspetti; o meglio, che potresti immaginare, che ritieni possa essere reale ma che, fino alla conferma definitiva, continua a lasciar spazio al dubbio. Effettivamente, nessuno si aspettava che – in un colpo solo – Froome e Thomas finissero la propria stagione al Tour of Britain. In effetti, Thomas aveva voglia di correre al Mondiale. Ma alla fine non contano le volontà singole, ma quelle di una squadra che tenta di essere competitiva non soltanto con due uomini, ma con un intero organico. La realtà – dunque – è che il Mondiale di Innsbruck vedrà due nobili assenze. 

Froome e Thomas, due grandi stagioni per entrambi

Da un lato il vincitore del Giro d’Italia, dall’altro il vincitore del Tour de France. Da un lato colui che – dopo il dominio assoluto di Yates – è riuscito a portare a casa una manifestazione ciclistica contro ogni pronostico. Dall’altro, colui che a Parigi ha alzato le mani al cielo nonostante una concorrenza spietata.

Insomma, che li si presenti in un modo o nell’altro, Chris Froome e Geraint Thomas, che entrambi figurano tra le file del Team SKY, sono stati protagonisti di una stagione incredibile. Ricca di successi, gioie e sorrisi… nonostante qualche contestazione, soprattutto per quanto riguarda il keniota.

La stagione di entrambi finirà al Tour of Britain

Se la notizia che entrambi non avrebbero corso nella manifestazione spagnola della Vuelta non aveva poi così tanto sopreso, ha lasciato con stupore e un po’ di amaro in bocca la notizia che il Team SKY farà a meno di entrambi anche ad Innsbruck. 

Nonostante il percorso favorevole ad entrambi, che avrebbero potuto sbaragliare la concorrenza ed erano tra i favoriti, i due finiranno la loro stagione con il Tour of Britain. Ad annunciarlo è stato Brett Lancaster, ds del Team SKY: “Froome e Geraint termineranno qui la loro stagione. È bello finire qui, con il giusto morale in vista della prossima stagione. Thomas aveva pensato al Mondiale, io lo avrei voluto nella cronosquadre, ma è stata una stagione massacrante tra corse, allenamento, dieta e stress”.