UCI, così cambia (dal 2019) il ciclismo mondiale

Il ciclismo professionistico è pronto per cambiare, anche se per almeno due anni tutto rimarrà come è adesso. Ma intanto l’UCI ha giocato in contropiede pubblicando sul suo sito ufficiale la versione aggiornata del regolamento che varrà per tutti dal 2019, sempre che nel frattempo non intervengano altre modifiche. E la novità maggiore, della quale si sta parlando da tempo, è rappresentata dalla riduzione delle formazioni World Tour dalle attuali 18 a 16, un numero dal quale sembra che non si possa tornare indietro. Le licenze diventeranno biennali e non pluriennali come è adesso, mentre per gli organizzatori di corse World Tour rimangono triennali.

UCI, come funziona la retrocessione delle squadre World Tour

Come verranno assegnate le licenze per quella che può essere considerata la Champions League del ciclismo professionistico? Dal 2019 l’ultima squadra nella classifica World Tour potrà essere retrocessa tra le Professional e sarà la prima nella classifica Professional, a patto che risponda alle caratteristiche richieste dall’UCI, a prenderne il posto nell’élite del ciclismo. In ogni caso la formazione World Tour retrocessa dovrà di diritto l’anno successivo essere invitata comunque a tutte le gare World Tour. Inoltre il criterio sportivo per le società che presenteranno richiesta per la licenza World Tour verrà calcolato sui punteggi dei cinque migliori atleti. Una specificazione che però non viene fatta per quanto riguarda le Professional e quindi risulta difficile al momento capire come verrà calcolata la loro classifica.

Corse World Tour, servono almeno dieci squadre del circuito mondiale

Altra regola importante è quella sulla partecipazione alle corse. Le formazioni di World Tour hanno il diritto ma anche l’obbligo di partecipare a tutte le corse del calendario World Tour classico, che servirà anche per le classifiche del World Tour a squadre. Gli organizzatori delle nuove corse World Tour hanno l’obbligo di invitare tutte le squadre, ma queste non sono tenute a partecipare obbligatoriamente. Gli organizzatori comunque dovranno avere al via almeno dieci squadre di World Tour e se non succederà per due edizioni di fila perderanno automaticamente la condizione di corse World Tour.