Tour de France 2017, presentazione e percorso tappe 7-9

Il primo settimana intero del Tour de France 2017 sarà anche quello che darà un volto più certo alla classifica generale in attesa degli esami veri che si chiamano come al solito Pirenei e Alpi. Intanto però dopo l’ennesima occasione offerta ai velocisti nella settima tappa, sono in programma altre due frazioni l’8 e il 9 luglio con una bella razione di montagne e finali che si prestano a colpi di mano importanti. Prima però c’è la Troyes – Nuits-Saint-Georges di 214 km: tappa dal chilometraggio importante, ma con un solo GPM di 4^ categoria a 70 chilometri dal traguardo. La difficoltà vera invece può essere rappresentata dal vento e dal rischio di ventagli.

Tour de France 2017, tanta montagna prima di Les Rousses

Tutta un’altra musica sabato 8 luglio con la Dôle – Station des Rousses: 187 km che si concludono sul massiccio dello Jura al centro della Francia con un traguardo non nuovo per la Grande Boucle. Primi 100 chilometri con saliscendi continui, poi la Côte de la Joux di 3^ Categoria introdurrà al gran finale. A 40 dall’arrivo la Côte de Viry (7,6 km al 5,2%) di 2^ Categoria e nel finale la Côte de la Combe de Laisia Les Molunes di 1^ Categoria (11,7 km al 6,4%) che anche se pedalabile è sufficientemente dura e porta verso il traguardo di Les Rousses. Gente come Richie Porte (BMC) e Nairo Quintana (Movistar) qui si muoverà.

Nona tappa del Tour de France 2017, quello di Chambéry è un esame vero

Infine domenica 9 luglio la Nantua – Chambéry che porta il Tour de France 2017 in Savoia per 181 km. Un vero tappone alpino senza un attimo di tregua con ben 7 GPM e un dislivello complessivo superiore ai 4.500 metri. I primi tre sono solo un assaggio, ma in rapida successione arriveranno nella parte centrale il Col de la Biche e Le Grand Colombier (da un versante inedito) entrambi Hors Categorie. E nel finale il Mont du Chat, che torna dopo il 1974 e verrà affrontato anche la prossima settimana al Giro del Delfinato 2017. Altra salita Hors Categorie (8,7 km al 10,3%) e vetta a 26 km dal traguardo. Da lì in poi quasi tutta discesa, ma può fare danni.