Giro d’Italia 2017: gloria per Landa, Quintana in rosa

Finalmente Mikel Landa, perché il basco del Team Sky in questa ultima settimana del Giro d’Italia 2017 è stato protagonista assoluto nelle tappe di montagna come dimostra anche la Maglia Azzurra che indossa con orgoglio e merito. Ma l’ultimo arrivo in salita, anche se domani non mancheranno le montagne importanti come il Grappa, ha detto che per la classifica generale il rebus è indecifrabile perché nel giorno della crisi di Tom Dumoulin (Team Sunweb), messo alla frusta già nella discesa della Cima Sappada a 100 km dal traguardo, nessuno sulla scalata finale di Piancavallo ha trovato il coraggio e la forza per attaccarlo. Certo, Nairo Quintana (Movistar) è tornato in rosa, ma a far paura a tutti da oggi è soprattutto Thibaut Pinot (FdJ) che ha rischiato di scavalcare Vincenzo Nibali (Bahrain Merida) sul podio virtuale e a cronometro viaggia forte.

Giro d’Italia 2017, in classifica generale dietro a Quintana sono tutti vicini

Il copione tattico della diciannovesima tappa del Giro d’Italia 2017 è stato chiaro fin da subito: al mattino Dumoulin e Nibali, dopo le polemiche del giorno precedente, si sono dati la mano ma poi in corsa è stata sfida vera. Movistar e Bahrain Merida ancora una volta hanno fatto tutto al meglio, i loro capitani però meno perché forse mancano le forze, magari manca pure il coraggio ma in definitiva a due giorni dalla fine sono rimasti in sei, Domenico Pozzovivo (Ag2R La Mondiale) compreso in un minuto e mezzo. Così onore a Landa che finalmente ha trovato un pizzico di fortuna ma l’ha meritata tutta dedicando la vittoria con sincerità all’amico Michele Scarponi, onore a Franco Pellizotti che ha scortato da campione Nibali sulla salita finale dopo essergli stato al fianco prima. A Quintana basta essere davanti con 38” su Dumoulin, 43” su Nibali, 53” su Pinot, 1’21” su Ilnur Zakarin (Katusha Alpecin) e 1’30” su Pozzovivo. Per lo spettacolo va benissimo così.

Ventesima tappa del Giro d’Italia 2017, prima di Asiago c’è il Monte Grappa

Nella Pordenone-Asiago, ventesima tappa del Giro d’Italia 2017 torna una delle montagne che hanno fatto la storia della Corsa Rosa, il Monte Grappa e nel finale si sale ancora, anche prima di arrivare sul traguardo dell’altipiano vicentino. La prima difficoltà di giornata sarà il Muro di Ca’ del Poggio, un chilometro con pendenze decisamente impegnative ma troppo lontano dal traguardo per fare male. Altri sessanta km di strada piatta e finalmente ecco il Monte Grappa: sono 24.200 metri di salita difficile soprattutto nella sua prima parte mentre quella centrale sale in maniera irregolare con punte che arrivano al 10% e nel tratto conclusivo pendenze tra il 7% e 8%. Da lì un lungo tratto di discesa molto tecnica sino a Romano d’Ezzelino prima di affrontare il Gpm di Foza, una salita inedita per il Giro con una pendenza media del 7% e numerosi tornanti. Dalla cima ci saranno gli ultimi 15 km: dieci sono ondulati, gli ultimi invece tutti in discesa fino quasi sul traguardo di Asiago.