Mondiali ciclismo 2014, l’Italia che nasce

Sono le ultime corse di osservazione e valutazione per il CT Davide Cassani prima di varare la sua prima nazionale. Tra Vuelta Espana e corse canadesi potrebbe esserci ancora lo spazio per qualche new entry, ma crediamo che ormai il gruppo dell’Italia per i Mondiali di ciclismo 2014 a Ponferrada sia fatto. 

Vediamo un po’ di nomi: il nostro numero uno Vincenzo Nibali ci sarà. Non è un uomo da corse di un giorno, non ha mai vinto una grande classica e questo non un percorso adattissimo a lui, ma ad un corridore di classe come Nibali la nostra nazionale non può rinunciare. Assente Diego Ulissi per la positività riscontrata al Giro che ancora aspetta una soluzione, gli altri ruoli di primo piano dovranno prevedere le tante soluzioni a cui può portare il circuito di Ponferrada. Un circuito che il Ct ha definito impegnativo ma non selettivo. Un circuito veloce, con una salita di 5 km al 3% e uno strappo di 1 km al 5.5%. La soluzione che ci sembra più probabile è quella di una volata tra venti-trenta corridori, ma non si può escludere un attacco nell’ultimo giro, soprattutto da uomini come Gilbert o Valverde. Servirà quindi premunirsi per entrambe le soluzioni.

Un velocista in grado di scollinare dovrà essere portato e pensiamo che non possa che essere Giacomo Nizzolo. Sia ad Amburgo che a Plouay ha dato ottime risposte, superando le salite in gruppo e sprintando dietro solo a Kristoff, che anche ai Mondiali sarà tra i favoriti.

Per seguire gli attacchi nelle fasi più calde della corsa oltre a Vincenzo Nibali i più in forma sembrano Giovanni Visconti e Matteo Trentin. Sono corridori che sanno attaccare, sanno vincere le volate ristrette ed hanno esperienza internazionale.

Un ruolo importante potrà averlo Giampaolo Caruso, altro corridore da portare senz’altro ai Mondiali. E’ uno dei corridori italiani che sa scattare meglio in salita, come si sta vedendo alla Vuelta anche su salite non durissime. Può essere un jolly preziosissimo, perchè sa fare un lavoro di qualità per la squadra, può spianare la strada per l’attacco di un altro corridore ma sa anche prendersi le responsabilità in proprio se necessario.

Non rinunceremmo poi a Daniele Bennati: alla Vuelta sta andando fortissimo, ha esperienza, classe, può guidare la squadra con un ruolo da regista, il corridore che prende le decisioni nei momenti caldi.

E poi la capacità di faticare, di mettersi al servizio della squadra soprattutto nelle fasi centrali della corsa: un compito che sarebbe perfetto per Alessandro De Marchi, Manuel Quinziato e Alessandro Vanotti.

Il nostro nove base per i Mondiali di ciclismo 2014 di Ponferrada sarebbe dunque questo: Nibali – Nizzolo – Visconti – Trentin – G.Caruso – Bennati – De Marchi – Quinziato – Vanotti.