Michal Kwiatkowski: Una sensazione incredibile

Se qualcuno si è chiesto il perchè di tutto quel lavoro della Polonia nella fase iniziale e centrale del Mondiale, la risposta è arrivata secca e precisa. La maglia iridata è finita per la prima volta ad un corridore polacco, Michal Kwiatkowski, 24 anni, classe pura come abbiamo visto in questa primavera quando ha regalato numeri da fuoriclasse come alla Strade Bianche. Poi un Tour difficile, il ritorno al Tour of Britain con una vittoria di tappa e un avvicinamento sereno al Mondiale, senza troppe luci della ribalta ma la convinzione di essere in grande condizione. 

La Polonia in testa al gruppo
La Polonia in testa al gruppo

La conferenza stampa del nuovo iridato comincia dalla squadra, da quel super lavoro in testa al gruppo dei suoi compagni dettato da una scelta precisa: “La squadra ha fatto un lavoro incredibile oggi. Volevamo controllare la corsa. Nella riunione di ieri avevo detto che stavo alla grande e l’avevo ripetuto stamani. Mi sentivo rilassato. Con queste condizioni atmosferiche era importante stare davanti. Con l’aiuto dei compagni la corsa è diventata molto più facile per me, ho risparmiato tante energie per il finale”.

Quell’attacco a 7 km dall’arrivo, un vero jolly, invece è nato sul momento: “Ero davanti ma non avevo intenzione di attaccare in discesa. Ma ho visto che c’era l’opportunità di tornare nel gruppetto degli attaccanti prima della salita. Li ho presi, mi sono rilassato un po’ ed ho controllato il mio sforzo sull’ultima salita. Sapevo che un corridore come le mie caratteristiche poteva arrivare scollinando con un piccolo vantaggio, come era successo nella corsa degli under 23. Nel finale sapevo che era tutto o niente. E’ stato un attacco rischioso, alla fine ha funzionato. E’ una sensazione incredibile!”.